SENIGALLIA – C’è soddisfazione nel Comune senigalliese dopo la presentazione del piano per la realizzazione delle opere strutturali ed infrastrutturali nel bacino dei fiumi Misa e Nevola. Perché «si tratta – spiega il sindaco Massimo Olivetti – della seconda parte di interventi pubblici finanziati con i fondi stanziati dal Governo. Oltre alle opere di somma urgenza già realizzate, come quelle relative all’asporto del materiale di sovralluvionamento e di escavo della foce, o in fase di realizzazione, come il rifacimento della spalla del ponte di Cannella, o già finanziate, come il rifacimento di ponte Garibaldi, sono stati previsti ulteriori stanziamenti economici e quindi interventi strutturali nel territorio comunale di Senigallia».
Tra i punti chiave, Olivetti e la giunta senigalliese sottolineano la «previsione, come da noi fortemente richiesto, di tre nuove vasche di laminazione: la prima è quella della Marazzana, per una estensione di circa 150 ettari, per una spesa complessiva di 12 milioni di euro. La seconda è quella dell’area del civico 105 ed aree vicine, subito dopo il fosso Baviera, per una spesa di 9,5 milioni di euro. La terza a Bettolelle, a monte della vasca esistente, per una spesa di 975.000 euro. E’ stato previsto inoltre il finanziamento di altri 3 milioni di euro per la demolizione ed il rifacimento del Ponte delle Bettolelle e 150.000 euro per lo studio del quartiere di Borgo Molino».
A questi interventi che riguardano più da vicino l’area di Senigallia, si aggiungono poi altre opere che interessano le zone più a monte dei fiumi Misa e Nevola, come le vasche di espansione in zona Pancaldo di Ostra Vetere (per il fiume Misa) a protezione dell’abitato di Pianello di Ostra, quella a Casine di Ostra a tutela dell’area Zipa, e quella tra Corinaldo e Trecastelli, zona Ponte Lucerta, per quanto riguarda il Nevola, a difesa della località di Passo Ripe di Trecastelli. Opere «che – secondo Olivetti – ovviamente completano l’intervento di messa in sicurezza di questa fase, nonché quelle che verranno individuate nelle fasi successive», lasciando dunque presagire che tra Regione, Comune e struttura commissariale siano state discusse altre zone come possibili sedi di vasche di espansione o aree di laminazione.
Il sindaco di Senigallia si sofferma inoltre sui ringraziamenti di rito «a tutti i docenti universitari, i professionisti ed i collaboratori delle strutture pubbliche» che hanno studiato le aree alluvionate e individuato le soluzioni per ridurre il rischio idrogeologico; «al presidente della Regione Marche e commissario Francesco Acquaroli ed al vicecommissario Stefano Babini per l’impegno profuso a favore dei nostri territori e per aver ascoltato le nostre istanze». Ma, più importante ancora, chiude con una nota polemica il suo intervento ribadendo: «Questa è una risposta seria a chi ancora ha il coraggio di strumentalizzare per soli scopi di propaganda elettorale le problematiche del fiume, nonostante per decenni non ha fatto nulla per metterlo in sicurezza».