SENIGALLIA – Novità in vista per piazzale Bixio, la darsena dei pescatori al porto di Senigallia. Sono in procinto di essere infatti vendute le otto case che compongono il fronte sul porto per un importo che si avvicina ai 900 mila euro. Un passo importante perché di fatto sblocca una situazione ferma da anni, fin dal crac Banca Marche.
Il progetto per l’area in questione – stretta tra piazzale Bixio, via Darsena, lungomare Mameli, via Panzini e la linea ferroviaria adriatica – era imponente: il “borgo delle torri”, così era stato rinominato, avrebbe dovuto vedere sorgere diversi palazzi con abitazioni, un albergo di lusso, un polo museale, una piazza pubblica, locali commerciali e numerosi spazi verdi. Nulla di tutto questo è stato realizzato, proprio a causa del fallimento della ditta La Fortezza srl dell’imprenditore Pietro Lanari e del crac che ha investito Banca delle Marche dove erano accesi i mutui per l’opera edificatoria.
In realtà un cantiere era partito: al posto dell’ex Sacelit erano state gettate le fondamenta di quello che sarebbe poi dovuto essere il complesso più importante, quello con le abitazioni, alcune delle quali vendute ma mai realizzate. Da lì, però, non si è alzato più alcun muro e la zona ora versa in uno stato di degrado notevole. L’area a fianco, quella dove sorgeva l’ex Italcementi, invece, è stata adibita a parcheggio pubblico dopo l’abbattimento della vecchia ciminiera, con tanto di nostalgiche proteste. In mezzo però è stato completato il sottopasso di via Mamiani che di fatto collega il centro storico con il lungomare a meno di 5 minuti a piedi.
Questo il passato. Se il futuro sarà più luminoso è ancora presto per dirlo. Certo è difficile creare ancora più buio di così. Ecco perché la vendita delle otto casette dei pescatori, che sorgono proprio di fronte alla darsena, dopo una prima asta andata deserta, rappresenta un passo decisamente importante per il rilancio dell’area portuale senigalliese. Con la variante approvata dal Comune di Senigallia poche settimane fa, cd. “resiliente”, si era dato il la per favorire la vendita del lotto con evidenti ripercussioni anche per l’economia cittadina.
Le otto casette – prezzate per un totale di circa 880 mila euro – saranno innanzitutto demolite e ricostruite recuperando la volumetria della prima, quella a ridosso della ferrovia che non verrà riedificata per farci passare la strada fino al lungomare Mameli. Oltre agli otto appartamenti, verrà così recuperato anche uno spazio antistante, tra le abitazioni e le imbarcazioni, che verrà pedonalizzato con possibilità di locali turistici ed esercizi enogastronomici come bar, ristoranti e bistrot.
Dal canto suo, il Comune di Senigallia ha ottenuto dei fondi per la sistemazione del ponte ciclopedonale che collega i due lungomari, che verrà rifatto e spostato più a ridosso della ferrovia, mentre RFI – Rete Ferroviaria Italiana sta approvando il progetto per il rifacimento del ponte ferroviario sul fiume Misa, con un investimento di diversi milioni di euro.
Una riqualificazione a tutto tondo che permetterà di godersi a piedi e in bicicletta un altro pezzo che attualmente versa in uno stato non decoroso per una città turistica come Senigallia. Fallimenti permettendo.