SENIGALLIA – Deciso passo in avanti per la pista ciclabile sul lungomare Da Vinci che ha superato, mercoledì 29 gennaio, il “test” della II Commissione (urbanistica). L’importanza strategica del progetto che realizza a Senigallia un altro pezzo dell’ormai famosa “Ciclovia adriatica” è stata poi ribadita poi ieri in consiglio comunale, dove l’assessore ai lavori pubblici Enzo Monachesi ha ripercorso un po’ le tappe della vicenda che non ha comunque smesso di suscitare qualche malumore.
Ma andiamo per ordine. La seduta della II commissione urbanistica si è svolta in aula consiliare per permettere la più ampia partecipazione dei cittadini che, riuniti nel comitato cittadino quartiere Ciarnin, hanno potuto far intervenire un proprio rappresentante. L’intervento – che può contare su 600 mila euro di fondi regionali e su 260 mila € del cofinanziamento comunale – realizzerà un collegamento tra la frazione di Marzocca e il tratto centrale del lungomare senigalliese (e poi da qui agli altri tratti cittadini, compreso il futuro ponte sul Cesano).
Il nodo al centro del dibattito cittadino non verte sulla pista ciclabile, apprezzata da tutti in maniera bipartisan, quanto sul mantenimento o meno del doppio senso di marcia attualmente vigente su quasi tutto il tratto interessato dai lavori. Dato che la corsia riservata alla mobilità green toglie di fatto circa 250 posti auto lato mare, la giunta ha espresso la preferenza per il senso unico sul lungomare Da Vinci, che permetterebbe di salvare circa 300 posti auto lato monte; di contro i residenti del quartiere hanno chiesto che venisse salvaguardato invece il doppio senso di marcia per evitare di dover percorrere circa 4 km inutilmente. Sicuri intanto sono i circa 500 posti auto che verranno realizzati dall’amministrazione comunale nei circa 22 mila mq tolti ai campeggi che insistevano sulle aree demaniali. Un risultato che salva di fatto le attività ricettive, turistiche e commerciali – oltre 100 – i cui clienti da tempo lamentano scarsità di aree per la sosta dei veicoli.
Di fatto la soluzione trovata sarà questa: la pista ciclabile toglierà alcuni posti auto lato mare, mentre lato monte verranno preservati e riorganizzati in base alle dimensioni della carreggiata stradale: in alcuni punti permette la sosta cosiddetta a spina di pesce che consente di far stazionare più veicoli, e sarà a grande rotazione, cioè con tariffa oraria come negli altri tratti di lungomare di Senigallia. I posti auto che verranno ricavati sulla statale Adriatica verranno messi a disposizione delle attività con la formula dei 3 euro giornalieri; potranno anche essere convenzionati con gli esercenti (soprattutto le strutture ricettive) perché li gestiscano direttamente gli imprenditori. «Stiamo parlando – ha detto l’assessore in aula – di ben 500 posti auto che saranno pronti già per l’inizio della prossima estate».
In tempo invece per la 6^ tappa della Tirreno-Adriatico 2020 (il 16 marzo) dovrebbero essere ultimati i lavori per l’asfalto. Il circuito avrà questo percorso: da Numana, attraverso Ancona, si arriva a Offagna, Jesi e Ostra, poi dalle colline i ciclisti si sposteranno verso il mare di Senigallia. Qui si svolgerà un circuito di circa 16 km tra lungomare e statale.
Altro nodo è la sicurezza per ciclisti e pedoni: il senso unico garantirà spazi più adeguati per la “convivenza” dei vari tipi di mobilità, mentre saranno rialzati alcuni attraversamenti pedonali per far sì che i mezzi rallentano in loro prossimità.
Per quanto riguarda il trasporto pubblico, Monachesi ha annunciato che verranno aumentate le corse degli autobus proprio per far fronte al tragitto leggermente allungato. In fase di valutazione, infine, anche l’utilizzo di mezzi per il tpl più piccoli che possano transitare nei sottopassi del lungomare Da Vinci più bassi, in modo da accorciare in alcune corse il tragitto per quanti devono tornare verso il centro storico o comunque verso nord.