Senigallia

Pista ciclabile, Senigallia Resistente bacchetta l’assessore e si rivolge agli esercenti

La lista di sinistra ambientalista appoggia la battaglia del comitato di quartiere e il progetto dell'architetto Campodonico che contempla doppio senso di marcia e parcheggi. Poi l'appello agli imprenditori del lungomare Da Vinci

La pista ciclabile a Senigallia sul lungomare Alighieri
La pista ciclabile a Senigallia sul lungomare Alighieri

SENIGALLIA – La pista ciclabile sul lungomare Da Vinci, o meglio il senso unico che verrà istituito per farle “spazio”, è ancora al centro di polemiche tra i cittadini, riuniti in un comitato ad hoc, e l’amministrazione comunale. Contro la quale si scaglia anche la lista Senigallia Resistente che sottolinea come il progetto di un architetto – residente nella zona del Ciarnin interessata dai lavori – permettesse di salvaguardare il doppio senso di marcia, la ciclabile e i parcheggi, ma non è stata presa nella giusta considerazione.

Oltre alla vicinanza ai cittadini del quartiere Ciarnin radunati in un comitato QC per cercare di far sentire la propria voce, la lista Senigallia Resistente stigmatizza l’atteggiamento dell’assessore ai lavori pubblici Enzo Monachesi; quest’ultimo aveva infatti sminuito la portata di tale comitato evidenziando che la maggior parte dei residenti e degli esercenti della zona avesse optato per la progettualità proposta dal Comune, quella per intenderci che prevedeva il senso unico di marcia sul tratto di lungomare dove verrà realizzata una porzione della famosa “ciclovia adriatica”.

«Abbiamo visto il progetto dell’architetto Lorenzo Campodonico – spiegano da Senigallia Resistente – e riteniamo il suo lavoro perfetto per mettere d’accordo gli interessi di tutti». Tutti i coinvolti, illustrano dalla lista ambientalista di sinistra, erano d’accordo solo sul fatto che mantenere il doppio senso di marcia fosse l’unico punto da salvaguardare. 

È diametralmente opposta la versione dell’amministrazione comunale che ha riferito in commissione e in consiglio comunale come in molti invece abbiano optato per il senso unico di marcia (con direzione nord-sud) pur di non perdere i parcheggi esistenti che verrebbero spostati lato monte.

E qui arriva una seconda critica: «Le decisioni vanno prese nel merito e le scelte giustificate su basi serie, e non “gli altri non erano d’accordo”. Li ha chiamati tutti i residenti? Ancora vorremmo sottolineare la posizione di Confesercenti che avalla il senso unico, ma a favore di quali esercenti? Ci piacerebbe – concludono da Senigallia Resistente – che gli operatori della zona in oggetto ci dicano la loro, così magari li contiamo».