SENIGALLIA – L’aumento annunciato sulle rette dei servizi agli anziani fa scattare la protesta di varie famiglie e gruppi politici.
Anche il Movimento 5 Stelle di Senigallia prova ad alzare la voce e a puntare il dito contro il sindaco Massimo Olivetti e contro la regione Marche. Il primo sarebbe responsabile di non fare nulla, nemmeno convocare un tavolo di confronto sul tema; la seconda, principale indiziata, di aver lasciato a livelli troppo bassi la sua quota di partecipazione alle spese per i servizi rivolti alla terza (e quarta) età, «talmente irrisoria» che soddisfa solo «in minima parte» le esigenze.
A Senigallia e nella vallata Misa Nevola ci sono varie strutture che assistenza agli anziani e il loro rappresentante – Mario Vichi, recentemente sostituito alla presidenza di una di esse – più volte ha sottolineato la necessità di una compartecipazione regionale più alta, al pari di altre regioni limitrofe, altrimenti si sarebbero verificati aumenti a carico delle sole famiglie.
Un’eventualità che il M5S giudica «inaccettabile». A livello di proposte, dai pentastellati era stato presentato un disegno di legge sul caregiver familiare, dai senatori Barbara Guidolin, Sergio Romagnoli e tutti i partecipanti del Movimento 5 Stelle alla Commissione Lavoro, nella 18ª legislatura. Un ddl con cui si proponeva di riconoscere ufficialmente il ruolo dei caregiver familiari, fornendo loro un supporto adeguato, un sostegno economico e diritti. Ddl «bocciato dal centrodestra».
A livello locale, il M5S di Senigallia e il gruppo territoriale Valmisa chiedono che «il Sindaco Olivetti (la massima carica cittadina in ambito sanitario), che ha vinto la sua campagna elettorale anche perché era presidente del “Comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia” (e finora da primo cittadino ha fatto poco o niente per meritarsi i voti di chi lo ha sostenuto per dare battaglia e difendere le nostre strutture socio-sanitarie), si decida ad avviare un confronto urgente con la Regione Marche (stesso colore politico) sulla condizione delle case di riposo nel nostro territorio, per affrontare le problematiche delle persone ricoverate, delle loro famiglie e di tutte quelle persone non autosufficienti che aspettano un ricovero. E che Olivetti renda pubblicamente conto di questa istanza».
Di fatto, che prenda posizione di fronte alle famiglie, molte delle quali non riescono più a sostenere i costi dell’assistenza verso i propri cari. «Sia che si opti per la casa di riposo, sia che si consideri la strada dell’assistenza domiciliare attraverso una figura professionale, in entrambi i casi i costi sono diventati proibitivi». Situazione su cui pesano anche gli aumenti dei costi energetici e dei beni alimentari. Senza contare, spiegano ancora gli attivisti senigalliesi, che molto spesso a prendersi cura dei familiari sono le donne, precludendosi così l’accesso al mercato del lavoro.
«Non possiamo più permetterci passi indietro nella cura degli anziani – tuona il M5S. È urgente, necessario e improrogabile affrontare questa vera e propria emergenza, che chiama tutti i soggetti istituzionali a fare la propria parte, a cominciare da un serio impegno a livello nazionale nel dare gambe alla Riforma sull’Invecchiamento, che non trova certo risposta nella cosiddetta Prestazione universale entrata in vigore lo scorso gennaio, che tutto è fuorché universale».