Senigallia

Bando “Sport e periferie”: «il sindaco ringrazi la Lega»

«Grazie a loro - sostiene invece il primo cittadino di Senigallia - abbiamo perso un anno. Pensino invece a restituire in finanziaria la quota Imu e Tasi: al nostro Comune mancano ben 1,6 milioni di euro»

Da sinistra Massimo Bello, Davide Da Ros, Maurizio Mangialardi
Da sinistra Massimo Bello, Davide Da Ros, Maurizio Mangialardi

SENIGALLIA – Alla notizia dei 490mila euro assegnati al Comune di Senigallia con il fondo “Sport e Periferie” intervengono i rappresentanti locali della Lega, esultando per l’esito, ma soprattutto tirando in ballo quanti, all’interno del Carroccio, si sono spesi per portare a casa questo risultato.

«La nostra città è destinataria di risorse economiche a favore delle strutture sportive – scrivono Davide Da Ros, consigliere comunale di Senigallia, e Massimo Bello, consigliere leghista in seno all’Unione dei comuni -. Grazie alla Lega, Senigallia e altri comuni marchigiani sono stati inseriti in graduatoria per l’assegnazione di finanziamenti alle strutture sportive».

«Il risultato, anzitutto, premia l’impegno della Lega al governo del Paese, ma soprattutto – aggiungono – l’impegno profuso dai nostri parlamentari per le Marche, laddove con il PD al governo le Marche sarebbero state del tutto escluse per favorire altre regioni, come ad esempio la Toscana. A questo punto, il Sindaco Mangialardi – concludono – non deve fare altro che prendere carta e penna, e scrivere al senatore Paolo Arrigoni, a Salvini e al sottosegretario Giancarlo Giorgetti per ringraziarli delle risorse assegnate al Comune per la riqualificazione dello stadio, e se ha un po’ di tempo ringrazi anche gli esponenti della Lega di Senigallia».

Pronta la replica del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, anche lui soddisfatto per l’esito della graduatoria. Ci tiene però a sottolineare che «le risorse dovevano arrivare già per il 2017, con questa rivisitazione del bando voluta dal governo si è perso quasi un anno. E intanto le nostre squadre avrebbero dovuto attendere. Invece noi ci siamo mossi subito».

«Nel frattempo – continua il primo cittadino – al nostro Comune mancano ben 1,6 milioni di euro perché il governo non ha restituito i soldi derivanti dalla quota Imu e tasi. Si tratta di soldi dei cittadini senigalliesi che è giusto che vengano rimessi nella disponibilità del Comune. È una battaglia che stiamo portando avanti con l’Anci perché se nella finanziaria non verrà previsto il ristoro delle quote spettanti ai vari comuni, alcuni avranno enormi difficoltà nel chiudere i bilanci e dovranno solo far fronte a tagli impressionanti. Quindi, lo voglio dire senza polemica, ringrazierò chi di dovere quando quel milione e seicentomila euro torneranno a Senigallia».