CORINALDO – C’è calma, troppa calma, nell’unico paese della vallata che andrà ad elezioni il 12 giugno prossimo. È questa la giornata, infatti, in cui si andrà al voto sia per le amministrative, sia per i referendum sulla giustizia, in quello che è stato già ribattezzato l’election day; nel borgo gorettiano però, a due mesi dalle votazioni, mancano ancora nomi, liste, coalizioni e, soprattutto, programmi. Troppa calma ma forse è solo apparenza.
«In realtà la macchina politica si è già accesa – spiega Matteo Principi, attuale primo cittadino – anche se mi sembra di notare una minore vivacità rispetto agli anni passati. Ora direi che è giunto il momento di uscire allo scoperto, non a ridosso delle elezioni perché serve un percorso per farsi conoscere. Credo sia ormai tramontata l’idea del candidato vincente che salta fuori all’ultimo».
Fuori dalla corsa si dichiara lo stesso sindaco, nonostante sia stato approvato in Senato il disegno di legge che permette il terzo mandato per i sindaci nei comuni fino a cinquemila abitanti già a partire dalle prossime elezioni amministrative del 12 giugno: «Non mi ricandiderò. Non è un aspetto giuridico che mi ha fatto fare questa scelta ma la consapevolezza che sia giusto, dopo 10 anni, lasciare spazio ad altre persone». Intanto il centrosinistra è partito da poche settimane con una campagna di ascolto e contatto con la cittadinanza, senza però che siano stati lanciati possibili candidati.
Di calma «solo apparente» parla anche il capogruppo di minoranza Luciano Galeotti, già al lavoro con un simbolo e un programma di riferimento. «I contatti ci sono. Noi abbiamo un gruppo di lavoro che si sta concentrando sui contenuti, non sui nominativi: sarà il gruppo a nominare il suo rappresentante. Questo è il principio fondamentale in cui ci riconosciamo». Uno dei temi su cui si potrebbe basare il nuovo progetto politico è la salvaguardia del patrimonio storico, culturale e architettonico del paese, argomento spesso trattato da Galeotti in consiglio, anche recentemente. «È sicuramente un tema importante del programma, non l’unico, ma potrebbe anche essere un incentivo per l’occupazione, una base per la cosiddetta economia civile».
Anche il centrodestra sta dialogando e tutto sembra ruotare attorno al ben noto Livio Scattolini, ex sindaco. Non è confermata ancora una sua candidatura in prima persona ma è sicuramente uno dei perni della coalizione che si riconosce nell’area moderata e di centrodestra. Smentita categoricamente la candidatura di Cesare Morganti, commissario cittadino di Forza Italia, o della sua consorte Barbara Rotatori. Raggiunto telefonicamente ha affermato: «Siamo stati tirati in ballo, ma né io né mia moglie siamo intenzionati a candidarci». Intanto si è tenuta una riunione tra vari esponenti politici cittadini per definire l’orientamento del gruppo di centrodestra, e sarà seguita da un altro momento di confronto allargato anche alla società civile. Una sorta di agorà per condividere le questioni programmatiche, per riflettere bene, senza prendere decisioni affrettate, su temi e nomi. Ma intanto il tempo scorre svelto.