SENIGALLIA – Dal presidente Luigi Rebecchini sono stati forniti i dati per una relazione sull’attività del consiglio dell’Unione dei comuni “Le terre della Marca senone” per il 2023, a quattro anni e mezzo dalla nascita dell’ente. Una macchina, quella dell’unione dei comuni, che ci ha messo tanto per partire, ingolfata dalla necessità di superare in primis la frammentazione dei singoli sistemi amministrativi locali per giungere a una uniformità almeno nelle funzioni attribuite all’unione. Da qui il grande dibattito che si è svolto innanzitutto sui temi centrali ancora oggi che riguardano le piccole comunità come quelle di Senigallia e dintorni: la dimensione geografica, i costi di funzionamento e la capacità di programmazione.
«Mantenere strutture decisionali eccessivamente sottodimensionate rispetto alla portata territoriale dei fenomeni socio-economici può produrre da un lato l’incapacità di lettura dei nuovi bisogni e dall’altra l’inadeguatezza di governarli in modo efficace». Sicuramente la «frammentazione dei governi locali comporta costi molto alti – spiega Rebecchini che ha ricordato come l’Unione dei comuni Le terre della marca senone, attraverso l’attività del consiglio, della giunta e della macchina amministrativa, è riuscita dopo una prima fase di sedimentazione a pensare la gestione associata in termini nuovi, come una rete e non come una sovrastruttura, che dovrà produrre sempre di più un miglioramento dei servizi ai cittadini, l’ottimizzazione dell’efficienza di gestione, il potenziamento dell’organizzazione, il coordinamento delle politiche di sviluppo territoriale».
Superata la fase della discussione e della costituzione, il consiglio dell’unione si è concentrato sulle «scelte organizzative, operative e logistiche di grande complessità finalizzate a consolidare e rafforzare l’organizzazione dell’Ente, anche attraverso la revisione dell’assetto delle funzioni/servizi conferiti. Gli organi di governo, con avvio lavori dal maggio 2018, dal 2019 hanno subito diversi rinnovi – a fine maggio 2019 elezioni amministrative in cinque Comuni (Arcevia, Barbara, Ostra, Serra de’ Conti e Trecastelli), nel 2020 a Senigallia, nel 2023 Ostra Vetere – e altri ve ne saranno a maggio 2024 quando sono previste nuovamente le consultazioni elettorali dei cinque Comuni sopra citati. Anche la figura del segretario generale è cambiato per tre volte (2018/2021 – 2021/2023 – 2023 ed in corso) e diverse riconformazioni sono state definite per le aree organizzative che, dalle iniziali 6, sono passate alle attuali quattro (area ufficio centrale di direzione; area attività economica/sociale/attività istituzionale”; area risorse umane e finanziarie; area polizia locale) con conseguente riorganizzazione dell’assetto delle dirigenze e della dotazione organica del personale.
Tutto questo si è svolto poi all’interno di un più ampio contesto socio-economico nazionale e internazionale che ha influenzato in modo diretto i lavori consiliari: la pandemia, la guerra in Ucraina, l’alluvione di settembre 2022, il terremoto di novembre 2022, l’arrivo dei migranti ad Ancona con conseguente ricollocamento in strutture senigalliesi, le continue criticità sociali ed economiche) che hanno delineato una condizione del tutto nuova e fortemente influenzato la programmazione del consiglio.
Consiglio che nel 2023 si è riunito sei volte approvando 29 deliberazioni. Nel 2022 erano state solo tre le sedute con 16 deliberazioni approvate; quattro adunanze nel 2021 con 26 atti deliberativi; tre nel 2020 (21 deliberazioni); quattro nel 2019 e altrettante nel 2018 con rispettivamente 34 e 21 deliberazioni. Attività affiancata prima da un sottogruppo di componenti del consiglio e poi dall’estate 2022 da una vera e propria conferenza dei capigruppo: le due formazioni in totale si sono riunite 22 volte tra il 2019 e il 2023. Ma chi fa parte del consiglio dell’Unione dei comuni “Le terre della marca senone”? Per chi ancora non lo sapesse ne fanno parte 33 persone: i sindaci dei sette enti coinvolti (tutti quelli della vallata tranne Castelleone di Suasa e Corinaldo, che hanno una loro unione dei comuni “Misa-Nevola” con una maggiore integrazione di funzioni), 17 consiglieri per la maggioranza e nove per la minoranza.
Non proprio alta la percentuale media di presenze che nel 2023 ha oscillato tra il 61% della seduta del 27 aprile (quando si discuteva l’approvazione del bilancio di previsione finanziario 2023-2025) fino al 78% di quella del 26 luglio (all’ordine del giorno sia l’assestamento generale di bilancio 2023 sia il documento unico di programmazione (dup) periodo 2023/2025); due le mozioni trattate, 15 le proposte di delibera di cui la maggior parte approvata all’unanimità. Temi finanziari ed economici anche nell’ultima adunanza, quella del 20 dicembre scorso, quando si è discusso e approvato il documento unico di programmazione (dup) per il triennio 2024-2026.