Senigallia

Senigallia, l’opposizione: «Sindaco assente in varie votazioni di importanti atti di urbanistica»

Dopo ex Enel, Penna e bastione Rodi, Olivetti assente anche durante l'approvazione del progetto che riguarda l’area del porto.«Spieghi alla cittadinanza perché»

L'immobile ancora da costruire al bastione di via Rodi, a Senigallia. Foto tratta da Luffarelliasteimmobiliari.it
L'immobile ancora da costruire al bastione di via Rodi, a Senigallia. Foto tratta da Luffarelliasteimmobiliari.it

SENIGALLIA – Continua il lavoro delle opposizioni consiliari per scovare le delibere relative all’urbanistica in cui il sindaco era assente durante la votazione. Un altro attacco dopo quello sollevato nei giorni scorsi sugli importanti progetti in avvio in città.

«Dopo aver trovato, negli atti e provvedimenti della giunta, ben quattro delibere urbanistiche dove il sindaco era assente – esordiscono i vari gruppi consiliari che compongono l’opposizione – pensavamo che le pratiche fossero terminate. E invece, abbiamo trovato un quinto atto, relativo a opere di urbanizzazione connesse a un intervento edilizio, in cui il sindaco risulta nuovamente assente durante la votazione in giunta».

Inizialmente l’interesse della minoranza si era fermato agli atti relativi alle lottizzazioni delle colonie ex Enel sul lungomare Da Vinci, della Penna in viale Leopardi e del bastione Rodi nell’omonima via in centro storico: l’ultima scoperta riguarda i nuovi investimenti edilizi previsti in zona portuale. «Oltre alle già citate pratiche di giunta, abbiamo scoperto che, anche nella delibera GM 127/2022, relativa al prossimo intervento edilizio in piazzale Bixio, il primo cittadino risultasse assente. Solo in quella delibera, perché nel resto delle pratiche votate il primo cittadino ha sempre partecipato al voto».

Assenze che – secondo i gruppi Partito Democratico, Diritti al futuro, Vivi Senigallia e Vola Senigallia – il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti dovrebbe spiegare alla cittadinanza, almeno nelle cinque delibere urbanistiche di giunta in cui venivano trattate «pratiche che hanno un importante impatto per la città». Tra i nodi sollevati, ci sono soprattutto le modifiche al progetto ex Enel approvate con la variante del febbraio scorso, in cui l’edificazione della parte residenziale passava da 30 a 90 appartamenti «snaturando la vocazione turistico-ricettiva per la zona e facendola diventare a carattere prevalentemente residenziale».