SENIGALLIA – Un nuovo soggetto politico è nella linea sinistra dell’orizzonte. Il progetto “Diritti al Futuro” che da tempo viene portato avanti da La Città Futura, il partito di maggioranza di Senigallia, e da più recentemente anche dai rappresentanti senigalliesi di Art. 1 – MDP, prenderà ufficialmente corpo giovedì 20 dicembre.
Dalle ore 17.30, nella sala del Fico di palazzetto Baviera, si svolgerà infatti l’iniziativa pubblica per concretizzare il nuovo soggetto di sinistra che nelle menti degli organizzatori dovrà essere unitario, ambientalista, solidale, pluralista e inclusivo.
Un tentativo di unire varie anime della sinistra che non si riconoscono nel Partito Democratico: molti infatti sono i fuoriusciti dal Pd che stanno delineando un’alternativa politica sempre nell’area di sinistra. A cominciare dallo stesso Gianluca Busilacchi (ora consigliere regionale di Art. 1 – MDP), dai rappresentanti locali di Art. 1 – MDP Euclide Sartini (coordinatore) e Mauro Gregorini (consigliere senigalliese), fino al presidente de La Città Futura Massimiliano Giacchella.
Quello di giovedì 20 dicembre sarà un appuntamento per inaugurare Diritti al Futuro, «un contenitore – spiegano – un arcipelago federativo di tutte e tutti, singoli e associati, che credono che alla crisi strutturale culturale, sociale, politica, ambientale, economica e finanziaria occorra dare una risposta ripartendo dai valori della sinistra e formulando una proposta, che si contrapponga a livello locale, a livello nazionale ed europeo alle destre autoritarie, razziste e nazionaliste e a tutte le scorciatoie sovraniste, che stanno animando i paesi nell’Europa dei nostri tempi».
Introdurranno i lavori Massimiliano Giacchella (La Città Futura) ed Euclide Sartini (Art. 1 – MPD); interverranno Marco Furfaro (coordinatore nazionale di Futura) e Gianluca Busilacchi (consigliere regionale di Art. 1 – MDP). Al termine del dibattito si terrà la votazione per lo statuto di “Diritti al Futuro”, per il consiglio direttivo e per la mozione sulle conferenze programmatiche partecipative da organizzare per i primi sei mesi del 2019.