OSTRA – Nuovo incontro con la popolazione quello che il “Comitato 15 Settembre – Alluvione valli Misa e Nevola” ha organizzato per il prossimo 24 febbraio. L’iniziativa, a cinque mesi dai gravi eventi che hanno devastato l’entroterra senigalliese, si terrà a Pianello di Ostra, presso il piazzale antistante al campo sportivo, che lo stesso comitato vorrebbe rinominare “Piazzale Alluvione 15 Settembre”, così come ha richiesto al Comune di Ostra di intitolare alle vittime dell’alluvione il ponte di Pianello.
Ma non è l’unica iniziativa presa dal comitato costituitosi il 16 novembre 2022. Tre erano infatti gli obiettivi per cui si sta spendendo con tanta energia: la messa in sicurezza del territorio delle valli del Misa e del Nevola; l’adozione di un efficace sistema di monitoraggio ed allerta; la pronta erogazione dei giusti ristori e indennizzi a tutti gli alluvionati.Per ottenere questi risultati ha avviato una fitta rete di corrispondenza e incontri con le istituzioni a tutti i livelli. In particolare con il vicecommissario all’emergenza Stefano Babini, soprattutto per i lavori di somma urgenza per cui sono stati fatti sopralluoghi anche con l’utilizzo di droni in modo da segnalare ogni minima necessità. Ma fitti contatti ci sono stati anche con l’ ing. Taffetani del Genio Civile e con i comuni interessati (Ostra per fiume Misa e per Nevola nella zona Zipa, Trecastelli per l’area di Passo di Ripe). In tutti i casi ha partecipato attivamente ai lavori, garantendo una presenza costante sui cantieri.
Il Comitato si è inoltre interfacciato con il presidente di Regione e commissario Acquaroli per gli indennizzi, per accelerare l’erogazione del contributo di autonoma sistemazione, ridurre le esclusioni e includere tra i danni da indennizzare anche auto e moto. Il confronto è arrivato anche in Parlamento: il comitato ha interloquito con i vari rappresentanti locali di ogni forza politica per ottenere un aumento delle risorse finanziarie destinate all’alluvione del 15 settembre, la nomina di un commissario con poteri speciali e una struttura commissariale, oltre a misure di agevolazione fiscale.
Tutti tentativi, alcuni riusciti, che hanno comunque portato le esigenze delle comunità danneggiate dall’alluvione nelle varie sedi istituzionali. Come anche l’idea di un Comitato dei Comuni alluvionati presso l’ANCI con scopo la realizzazione di un unitario progetto di bacino; la prosecuzione dei lavori di somma urgenza; un sistema di monitoraggio e di allerta efficiente in tempi brevi; il conferimento di incarico per la progettazione della mitigazione del rischio del bacino Misa e Nevola; l’impiego delle risorse finanziarie; l’adozione di un bonus alluvione e la formazione ed esercitazione dei cittadini.