SENIGALLIA – «L’alternativa a questo progetto di ponte Garibaldi è non farlo». Così è intervenuto a Radio Duomo Senigallia il sindaco Massimo Olivetti. Una frase che non è passata inascoltata a tanti cittadini, compresi gli iscritti al Partito Democratico, suscitando alcune polemiche. Proprio dal Pd ribadiscono che in questa partita sulla ricostruzione post alluvione è in gioco l’immagine della città, ma che non si sono fatti sentire assessori e consiglieri di maggioranza, fatto salvo per il consigliere “ribelle” Luigi Rebecchini (Forza Italia, ex Rifondazione Comunista) che ha espresso con decisione il suo parere sul progetto del nuovo ponte in consiglio comunale.
E allora dal maggior partito di opposizione chiedono conto agli esponenti della giunta. «Come vivono il fatto che molte delle funzioni politiche e amministrative a loro deputate, siano state scavalcate e calpestate dalla forzatura del progetto da parte del governo regionale? Ci chiediamo dunque che cosa pensa il vicesindaco Pizzi, con delega alla cultura e alla partecipazione. Come pensa tutelare il patrimonio culturale della città se accetta una struttura che lo compromette? Come pensa di garantire le partecipazioni se non c’è stato nessun coinvolgimento della città sul progetto del nuovo ponte? Eppure la lista civica con la quale è stato eletto, in passato si è spesso battuta su temi come questo».
«Quale idea si è fatta l’assessora Campagnolo con delega all’ambiente e alla gestione del verde, in merito all’ecomostro in acciaio e cemento, non è preoccupata dell’ambiente urbano della via dei portici Ercolani, e zone limitrofe, per effetto del nuovo traffico?»
«Come si è sentito l’assessore Regine nell’essere stato scavalcato nelle sue funzioni di referente per i lavori pubblici-viabilità-mobilità, riguardo alla realizzazione di un ponte che è di competenza comunale e per il quale avrebbe dovuto studiare con largo anticipo le ripercussioni sulla viabilità del centro?»
«Come sta vivendo l’assessore all’urbanistica Cameruccio il fatto che il ponte stravolga completamente l’assetto urbano del centro storico e della strategica zona residenziale adiacente in cui risiedono infrastrutture importanti come l’ospedale, scuole e infrastrutture sportive?»
«L’assessora Romagnoli con delega al turismo, come si sente nel dover essere ricordata come parte dell’amministrazione che ha sostituito nelle cartoline la Rotonda con un ponte autostradale come luogo simbolo di Senigallia? Una nuova attrazione turistica della città rappresentativa di come si possa consumare uno scempio urbanistico/architettonico e rovinare un centro storico secolare».
L’accusa che accomuna tutti gli appartenenti alla giunta municipale di Senigallia (non viene citata l’assessora ai servizi sociali Petetta) è quella di aver accettato sia il progetto del nuovo ponte Garibaldi, sia il «modo scandaloso con cui viene imposto alla città. Se davvero è un progetto in cui credono, se veramente pensano che sia l’unica soluzione, come afferma Olivetti, ci mettano la faccia e vengano al Consiglio Grande per spiegarlo ai cittadini. Se così non fosse, chiediamo un sussulto di orgoglio da parte loro».
Poi l’appello a bloccare il progetto, perché non sfregi una città intera per i prossimi 100 anni solo per motivi politici e di appartenenza, concludono dal Partito Democratico di Senigallia.