SENIGALLIA – Il piano particolareggiato del centro storico è stato disatteso. Ad affermarlo è il gruppo di Senigallia Resistente e Rifondazione Comunista che torna ad appellarsi al sindaco Olivetti perché vengano osservate tutte le prescrizioni presenti nel ppcs. E a tal proposito, ci sono vari dubbi sull’attinenza al piano Cervellati per quanto riguarda i lavori sul nuovo ponte II Giugno.
«Con delibera n° 89 del 04 novembre 2009 il Consiglio Comunale, con una spesa di circa 400.000 euro, adottava il PPCS, piano particolareggiato del centro storico. Con un tacito accordo fra la maggioranza a guida Pd e l’opposizione di destra, eccetto alcune varianti e con consistente aumento della cubatura edificabile, il piano è stato sostanzialmente accantonato e le prescrizioni tecniche – secondo i referenti di Senigallia resistente e Rifondazione comunista – sono state disattese».
Di recente l’assessora all’ambiente Elena Campagnolo e l’assessore all’urbanistica Gabriele Cameruccio hanno «deciso di riesumarlo e di applicarlo». Il riferimento è alle bacheche informative lungo corso II Giugno e nelle vie limitrofe, travolte dalle prescrizioni del piano particolareggiato del centro storico e quindi, tra alcune polemiche, rimosse perché vecchie, indecorose e, alcune, anche pericolose.
Di conseguenza, spiegano dai gruppi di sinistra senigalliese, «anche noi lo abbiamo studiato e ci siamo accorti delle molte opere realizzate in maniera non conformi. In data 19 aprile abbiamo segnalato al sindaco che i lavori di rifacimento del ponte II Giugno sono in contrasto con le prescrizioni dell’art. 28.7 del titolo III° cap. 2° che esclude l’uso di conglomerato bituminoso per le pavimentazioni stradali. La tavola 13P impone in quel tratto il proseguimento della pavimentazione in pietra posato a raggiera, in continuità a quella del corso II Giugno. Analogamente per la pavimentazione rifatta su via portici Ercolani».
Da qui il giudizio politico sulla vicenda. «Ci attendevamo che il sindaco fosse intervenuto per far rispettare le norme edificatorie. Ciò non è avvenuto ed i lavori sono ripresi come se nulla fosse stato segnalato. Confidiamo che il consiglio comunale voglia obbligare il rispetto delle norme», quelle del piano particolareggiato del centro storico sottolineano in conclusione i referenti di Senigallia Resistente e Rifondazione Comunista; «in caso contrario dovremmo ricorrere alle istanze superiori di controllo a salvaguardia della armonica e pianificata crescita della città».