SENIGALLIA – Doveva essere pronto entro natale scorso e invece è stato inaugurato questa mattina, 2 luglio, il nuovo ponte II Giugno, finalmente intitolato ponte Angeli dell’8 dicembre 2018 in memoria delle vittime della Lanterna Azzurra. Sobria cerimonia quella di oggi con la quale il sindaco Massimo Olivetti e i componenti della giunta senigalliese hanno tagliato il nastro dell’infrastruttura da poco restituita alla città dopo diversi mesi di lavori e, soprattutto, ritardi, complici anche gli ordigni bellici rinvenuti.
Poche persone sono state invitate all’iniziativa per non creare assembramenti anche se, alla fine, erano diversi i passanti che si sono fermati e i curiosi che non si sono persi l’inaugurazione del nuovo ponte che collega corso II Giugno con via Carducci e tutto il rione Porto. Ponte che era stato abbattuto a novembre scorso tra gli scatti nostalgici di tanti senigalliesi poi condivisi sui social.
La dedica alle vittime della Lanterna Azzurra è per molti stata un atto doveroso, per ricordare quanti hanno perso la vita in una notte, quella tra il 7 e l’8 dicembre 2018, che doveva essere solo di divertimento e spensieratezza. In quella notte morirono Asia Nasoni, 14 anni, di Senigallia; Emma Fabini, 14 anni, di Senigallia; Mattia Orlandi, 15 anni, di Frontone; Benedetta Vitali, 15 anni, di Fano; Daniele Pongetti, 16 anni, di Senigallia ed Eleonora Girolimini, la mamma di 39 anni, di Senigallia. Quella notte ha dimostrato le fragilità dei sistemi italiani autorizzativi e di controllo, per cui oggi – dopo le condanne alla banda dello spray – sono imputate 19 persone tra cui il sindaco di Corinaldo in quanto membro della commissione di vigilanza di tecnici e consulenti che nel 2017 rilasciò l’autorizzazione per lo svolgimento di pubblici spettacoli nel locale. Le accuse vanno dall’omicidio colposo plurimo, alle lesioni anche gravissime, al falso e al disastro colposo.
Davanti ai familiari delle vittime della tragedia, il sindaco di Senigallia Massimo Olivetti, nell’inaugurare il ponte Angeli dell’8 dicembre 2018, ha ammesso di essere «particolarmente emozionato per questo momento con cui si restituisce un’infrastruttura alla comunità e la si intitola ai nostri angeli. Non poteva esserci luogo migliore di questo, seppur molto trafficato, per ricordare coloro che non ci sono più, proprio perché è nel cuore della città».
Anche l’assessore regionale all’edilizia pubblica, urbanistica e difesa del suolo Stefano Aguzzi è intervenuto, sottolineando l’importanza di un’opera indispensabile per la città soprattutto alla luce dell’esondazione del 2014. «Ma ha anche una doppia valenza – ha affermato – perché il ponte che unisce due sponde, in questo caso unisce i sentimenti, la forza per superare le paure e il dolore, la voglia di andare oltre la tragedia».
A seguito di quella tragedia che scosse l’Italia intera, nacque il comitato dei genitori unitario (Cogeu), oggi associazione aperta a tutti, adulti e adolescenti, per promuovere la cultura del divertimento in sicurezza. Fu proprio il comitato a chiedere che venisse intitolato uno spazio pubblico alle vittime della Lanterna Azzurra di Corinaldo. A nome dei familiari delle vittime della Lanterna Azzurra è intervenuta la presidente Luigina Bucci. Visibilmente emozionata, ha ringraziato le attuali e precedenti amministrazioni comunali e regionali per la trasversalità dell’iniziativa. Ha inoltre ricordato l’impegno del Cogeu nel ricordare «una tragedia che ha colpito l’intera nazione», annunciando anche l’accordo con l’università politecnica delle Marche e Amat per sei premi di laurea in memoria delle sei giovani vittime.
«Questo è un momento bello e importante – ha dichiarato Francesco Vitali che nella tragedia della Lanterna Azzurra perse la sorella Benedetta – perché è un gesto che vuole ricordare chi non c’è più. Per noi vale molto sapere che c’è qualcosa intitolato a mia sorella e alle altre vittime dopo tutto quello che è successo, ci dà forza e ossigeno per respirare e andare avanti».
Per quanto riguarda la struttura: nonostante l’inaugurazione, il ponte Angeli dell’8 dicembre 2018 non è stato formalmente ancora consegnato dalla Regione Marche al Comune di Senigallia per un ritardo con la documentazione relativa al collaudo finale dell’opera. «Appena l’avremo, potremo aprirla al traffico» spiega l’assessore ai lavori pubblici Nicola Regine. L’ultimo nodo da sciogliere è quello sul suo utilizzo: la giunta lo vorrebbe pedonale nei giorni feriali dalle ore 16 alle 6 del mattino e sempre nel weekend, aprendolo ai veicoli durante le altre dieci ore della giornata. La sperimentazione però potrebbe slittare a settembre dati i flussi turistici che consiglierebbero di lasciarlo pedonale per tutta l’estate. Nello stesso mese di settembre dovrebbero essere svolti gli ultimi lavori di escavo del letto del fiume Misa per liberarlo dai detriti prodotti dalle operazioni sul ponte e dai rifiuti che negli anni si sono accumulati.