Senigallia

Ponterosso, manifestazioni di interesse per l’area sportiva sul lungomare di Senigallia

L’assessore Pizzi: «Entro tre mesi vorrei chiudere la partita ma non credo che ci sarà la gestione diretta del Comune». Intanto una decina di gruppi imprenditoriali e sportivi guarda con attenzione al futuro dell’area

I campi da tennis al Ponterosso, sul lungomare di Senigallia
I campi da tennis al Ponterosso, sul lungomare di Senigallia

SENIGALLIA – La giunta, oltre al bilancio e ad altre impellenti questioni, sta discutendo del futuro dell’area del ponterosso, l’ex centro sportivo sul lungomare Alighieri da anni in abbandono, praticamente da prima dell’alluvione ma definitivamente dopo il maggio 2014. A dare l’input è stato un gruppo di sportivi (tra cui l’ex campione del mondo di calcio Gianluca Zambrotta) e imprenditori che ha manifestato interesse per l’area sportiva, con l’obiettivo di riqualificarla e rilanciarla e che ne ha parlato ieri, 27 gennaio, con l’amministrazione comunale. 

L’area del ponterosso, nella zona centrale del lungomare senigalliese, ospitava fino a qualche anno fa campi da tennis e calcio a 5, strutture per spogliatoi ma anche un bar/ristorante. Proprio in quei campi, una volta in terra rossa, giocarono grandi campioni dello sport nazionale e non solo, tra cui Adriano Panatta.

Nacque alla fine degli anni ‘30 grazie all’Azienda autonoma di soggiorno di Senigallia. Poi le varie gestioni tra cui quella della famiglia che diede il nome al circolo tennistico: Cremonini. Le strutture tornarono a metà anni ‘90 alla Regione mentre il terreno rimase del Comune che, due anni fa ne tornò in pieno possesso esercitando il diritto di prelazione con l’idea di rilanciare l’area senza variarne la destinazione d’uso. Poi ancora degrado nello scheletro della struttura ricettiva che di fatto ospita senzatetto e sbandati.

L'impianto ricettivo del Ponterosso, a Senigallia, in stato di degrado
L’impianto ricettivo del Ponterosso, a Senigallia, in stato di degrado

Ieri l’incontro di sindaco Massimo Olivetti e vicesindaco Riccardo Pizzi con l’ex campione di calcio Gianluca Zambrotta, Fabiana Meschini e Luca Allegrini de Il Mondo di Scimpa e l’imprenditore senigalliese Lucio Pasquini. Al centro il progetto di finanza che vedrebbe al ponterosso nascere una struttura sportiva multidisciplinare, con una particolare attenzione per i bambini e il paddle. Ancora nulla di certo dato che non sono stati presentati documenti né progetti ma «solo intenzioni verbali», come riferito dal vicesindaco.

«L’area sportiva del ponterosso è di proprietà comunale dal novembre 2018 – spiega Pizzi che ricopre anche l’incarico di assessore allo sport – e da anni in degrado e abbandono. Stiamo valutando il suo riutilizzo cercando di fare la scelta migliore».
Le ipotesi sono tre: la gestione diretta da parte del Comune proprietario dell’area; l’affidamento in gestione (e in questo caso verrà fatta un bando pubblico in base ai vari progetti di finanza che verranno presentati); infine l’alienazione, la vendita cioè del patrimonio pubblico.

L'ex centro sportivo Ponterosso a Senigallia da anni in degrado e abbandono
L’ex centro sportivo Ponterosso a Senigallia da anni in degrado e abbandono

«Al momento la prima opzione appare difficile – spiega l’assessore Pizzi – mentre già abbiamo ricevuto una decina di manifestazioni di interesse da gruppi diversi imprenditoriali e sportivi ma ancora nessuna proposta formale. Comunque mi sento di assicurare che non ci saranno variazioni della destinazione d’uso» Non vi sorgeranno dunque palazzoni anche perché l’area è a rischio esondazione R4, il che non consente aumenti delle cubature rispetto a quanto già presente. 

Di tutto questo però non si parlerà immediatamente poiché al vaglio della giunta ci sono questioni impellenti come l’approvazione del bilancio, la situazione del personale comunale e, ovviamente, la pandemia da gestire. «Spero, ma non posso assicurare nulla su questo, che in tre mesi si sia riusciti a prendere una decisione sulle tre alternative che abbiamo», conclude l’assessore Pizzi.