SENIGALLIA – Non sono partiti in nottata come annunciato ma è comunque iniziato questa mattina, 26 agosto, l’intervento per aprire un varco nel tappo di detriti che si è formato alla foce del fiume Misa. Lavori necessari per ragioni di sicurezza e igiene pubbliche, considerati il blocco completo nel deflusso a mare e la marcescenza di alghe e altre essenze.
I primi problemi si sono verificati a inizio agosto, quando con il normale scorrere del fiume si sono riversati alla foce numerosi quintali di detriti, per lo più ghiaia, fanghi e rami. La portata del fiume non è così imponente da riversarli in mare contrastando le correnti marine che invece li respingono indietro. Da questo andirivieni si è originato il tappo che ostruisce lo sbocco in mare del fiume senigalliese.
Una storia non nuova in verità, usata anche nella campagna elettorale del 2020, che è tornata prepotentemente a farsi notare a causa dei cattivi odori e del colore dell’acqua ristagnante. Un brutto biglietto da visita soprattutto per quanti, turisti e residenti, si trovano a passeggiare nel porto senigalliese. Ne sono scaturite varie lamentele che hanno portato poi l’amministrazione comunale a invocare, intorno al 16 agosto scorso, l’intervento della Regione Marche. L’annuncio di ieri sera dava per la nottata l’avvio dei lavori su incarico della Regione e del Consorzio di Bonifica, cosa che invece si è concretizzata solo in mattinata. Intorno alle 8:30 la ditta titolare del cantiere per il dragaggio dell’area in questione ha iniziato a spostare i primi detriti ma non per rimuoverli: i materiali depositatisi nel tratto finale del canale verranno infatti solamente “spalmati” e meglio distribuiti in modo da poter far scorrere l’acqua fluviale stagnante da giorni.
Acqua di colore marrone scuro e causa anche di forti odori: secondo le prime analisi dei campionamenti preventivi effettuati dall’Arpam (l’agenzia per la protezione ambientale delle Marche) su incarico dell’uffici o porto e ambiente del Comune di Senigallia, è risultata comunque in linea con i valori previsti dalle norme per la balneazione. Nessuna conseguenza dunque per il tratto di mare antistante il fiume e zone limitrofe per quanto riguarda la possibilità di fare il bagno. I primi risultati sono confortanti anche se è stato garantito un costante monitoraggio della situazione anche nei prossimi giorni.