Senigallia

«Prenotazioni in calo, siamo preoccupati»

Alberto Tassi, presidente di Assohotel Confesercenti, punta il dito contro la mancata promozione del territorio dopo il terremoto. Arrancano le prenotazioni nei mesi primaverili e si preannuncia un'estate difficile

Spiaggia di velluto

SENIGALLIA – Si preannuncia una stagione difficile per il turismo senigalliese: ad un mese dalla Pasqua gli albergatori registrano un netto calo di prenotazioni. Tra le cause, la mancata promozione del territorio dopo il terremoto. I settori in difficoltà sono soprattutto quello scolastico e i gruppi. Va meglio per il “Commerciale”, molti i lavoratori che scelgono di fermarsi pochi chilometri prima, piuttosto che soggiornare nelle zone a ridosso di quelle incluse nel cratere del terremoto. Albergatori preoccupati, ma a risentirne potrebbe essere tutto l’indotto. A fare il punto è  Alberto Tassi, presidente di Assohotel Confesercenti.

Come stanno andando le prenotazioni?
«C’è un netto calo che riguarda soprattutto il “Settore scolastico”, ma si registra un calo generale».

A cosa è dovuto?
«Alla mancata promozione delle Marche dopo il terremoto. Al di fuori della nostra regione molti hanno una percezione diversa, pensano che a Senigallia ci troviamo nel pieno del cratere del terremoto».

Un abbassamento dei prezzi potrebbe aiutare?
«Un calo di prezzi è già stato preso in considerazione negli anni precedenti per via della crisi, quest’anno si tratta di promuovere, non è una questione di costi, la gente ha paura che da un momento all’altro possa arrivare una scossa».

Temete una stagione disastrosa?
«Diciamo che al momento non promette bene, poi magari ci salviamo».

Ci sono prenotazioni per Pasqua?
«Le vacanze pasquali sono da sempre molto legate alle condizioni metereologiche. Ancora è presto, ormai da diversi anni la maggior parte dei turisti prenota all’ultimo momento. Sul “settore scolastico” ad esempio, non ci sono prenotazioni».

Oltre al “settore scolastico”, quale settore arranca?
«Quello legato ai gruppi di anziani che vengono sulla spiaggia di velluto a giugno e settembre. Le agenzie hanno predisposto i gruppi, ma mancano le prenotazioni. Un calo che se si aggiunge a quello primaverile legato al “settore scolastico”, diventa preoccupante».

Altri settori potrebbero risentire di questo calo di prenotazioni?
«Certamente si, Senigallia è una città che vive di turismo, se manca il turismo manca il lavoro e ne risente tutto l’indotto».

Una stagione che, lavorativamente parlando, è in ritardo?
«Ci sono centinaia di persone che hanno un lavoro stagionale e che al momento, sono a casa per mancanza di prenotazioni».

Esiste un modo per recuperare?
«Siamo ancora in tempo per salvare qualcosa, ma bisogna promuovere il territorio. I portali registrano un calo di accessi per quanto riguarda le Marche ed un aumento per altre regioni, come ad esempio la Toscana».