SENIGALLIA – Tornano le Giornate Fai di Primavera, l’iniziativa che il Fondo Ambiente Italiano promuove da 26 edizioni per riscoprire e valorizzare l’immenso patrimonio fatto di bellezze storiche, artistiche e paesaggistiche del territorio italiano. Per quanto riguarda l’area di Senigallia e della valle del Misa e Nevola, gli appuntamenti organizzati dal gruppo Fai di Senigallia per il 24 e il 25 marzo sono molteplici, anche se in diminuzione rispetto agli anni precedenti, a cui si aggiungono altri spettacoli e mostre che potete trovare qui.
A Senigallia si potrà visitare la Rocca roveresca, dove grazie all’autorizzazione concessa dal direttore del Polo museale delle Marche Peter Aufreiter sarà possibile andare alla scoperta dei segreti della torre medioevale. Aperte anche la chiesa della Maddalena, di cui sarà ricordata l’importante funzione di punto di arrivo delle merci durante la fiera di Sant’Agostino, e la chiesa del Carmine, che conserva all’interno dell’altare maggiore le reliquie di san Valentino, visibili attraverso una piccola fessura. Le visite guidate saranno curate dagli apprendisti ciceroni del liceo scientifico “Medi” e dell’istituto tecnico “Corinaldesi”.
Non solo Senigallia: in programma visite guidate anche nei comuni limitrofi.
A Ostra Vetere sarà aperta al pubblico la chiesa del SS. Crocifisso, edificata nel ‘500 sui resti di una preesistente edicola sacra e ora inserita nel contesto cittadino, anche se da molti anni chiusa al pubblico e sconsacrata. Al suo interno sarà possibile ammirare gli affreschi attribuiti al Lombardelli, detto il Montano, artista montenovese della metà del ‘500, e dietro l’altare maggiore una “Crocifissione” quattrocentesca di scuola marchigiana (in FOTO).
La visita sarà curata dagli apprendisti ciceroni della scuola secondaria di primo grado “Ugo Foscolo” di Ostra Vetere e sarà possibile visitare anche la “casa di terra” in contrada Molino, il primo edificio costruito in terra cruda restaurato nelle Marche e diventato bene culturale, come tanti altri punti del pregevole circuito storico locale.
A Ostra le visite interesseranno la basilica di Santa Croce e la chiesa dei Santi Francesco e Lucia.
La basilica è uno dei più significativi esempi di stile neoclassico, con un’affascinante storia lunga quasi mille anni. Al suo interno è presente un rarissimo affresco su tela nella cappella del SS. Sacramento, una pregevole Madonna di scuola fiamminga, mentre il tesoro della sagrestia raccoglie suppellettili in argento e paramenti in broccato.
La chiesa dei Santi Francesco e Lucia risale al 1279, anche se l’attuale struttura è stata costruita intorno alla metà del XIV secolo.
La visita sarà curata dagli apprendisti ciceroni della scuola secondaria di primo grado “Andrea Menchetti” di Ostra.
A Corinaldo si potrà scoprire un pezzo di storia cittadina seguendo il percorso delle mura, il perimetro fortificato meglio conservato delle Marche. Orgoglio e vanto dei corinaldesi che per secoli hanno assicurato alla comunità difesa e protezione dagli eserciti assedianti, così come libertà, autonomia e sovranità nelle proprie decisioni, le mura rappresentano quanto di più bello e unico sia possibile mostrare al visitatore attento.
La visita sarà curata dagli studenti della scuola secondaria di primo grado “Guido degli Sforza” di Corinaldo che accompagneranno i visitatori alla volta anche della civica raccolta d’arte ‘Claudio Ridolfi’, nella sala del costume e delle tradizioni popolari, nella torre del calcinaro, nella guardiola di mezzogiorno, nella torre del Mangano e verso la porta di Santa Maria del Mercato. Altri luoghi aperti alla visita: il santuario di S.Maria Goretti, il teatro Carlo Goldoni, la raccolta di ceramiche d’arte contemporanea ‘G.C.Bojani’.
A Barbara si andrà alla scoperta del Castello e della chiesa Abbaziale. Il complesso dell’ingresso bastionato al castello di Barbara e la chiesa comunale seicentesca dedicata alla santa omonima, reinterpretati tramite una nuova analisi architettonico-filologica, possono costituire la chiave di volta per la conoscenza e la valorizzazione di questo comune dell’entroterra collinare, avamposto dei Longobardi di cui resistono molte tracce.
La visita sarà curata dal liceo scientifico “Medi” di Senigallia.
A Mondolfo, infine, ad aprire i battenti sarà il castello cittadino. In particolare, le Giornate Fai di Primavera saranno l’occasione per conoscere gli eventi accaduti nel 1517 durante i giorni di quello che viene chiamato “il miracolo dell’assedio”.
Qualche numero per contestualizzare meglio la XXVI edizione dell’iniziativa: le Giornate FAI di Primavera coinvolgeranno complessivamente a livello regionale 75 beni che saranno fruibili al pubblico, alcuni per la prima volta dopo molti anni di chiusura. Ad accogliere i visitatori ci penseranno circa 3600 apprendisti ciceroni di tutte le scuole marchigiane, accompagnati da 600 volontari suddivisi in 5 delegazioni, 5 gruppi FAI, 4 gruppi FAI Giovani.
In tutti i Comuni le visite si svolgeranno secondo i seguenti orari: sabato 24 marzo, dalle ore 15,30 alle ore 18,30 (ultimo ingresso alle ore 18), domenica 25 marzo, dalle ore 9,30 alle ore 12,30 e dalle 15,30 alle ore 18,30 (ultimo ingresso alle ore 18). Per ciascuna visita il contributo suggerito è di 2 euro.