Senigallia

Pronto soccorso ed emergenze: nuova palazzina e nuova riorganizzazione a Senigallia

Oltre alla realizzazione ex novo di un edificio, è in atto la riorganizzazione dei vecchi spazi e la risoluzione di altre criticità: l’annuncio dell’Ast che cambia (qualche) prospettiva per la città

Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia
Il pronto soccorso dell'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Nuove prospettive per l’ospedale Principe di Piemonte, in via Cellini. Dopo l’annuncio di una nuova palazzina per le emergenze, che sarà pronta entro fine 2026, è in fase di riorganizzazione il pronto soccorso attualmente funzionante a Senigallia. Un passo atteso e quanto mai necessario: innanzitutto per i noti problemi di adeguamento alle normative vigenti, che rendono l’edificio A1 a rischio di inagibilità; ma anche perché – e il covid l’ha dimostrato – servono percorsi separati sporco-pulito in modo che chi è potenzialmente contagioso non sia messo in locali dove ci sono altri degenti ancora non contagiati.

Senigallia è la seconda città della provincia di Ancona per popolazione ma la prima in tutta la regione Marche per presenze turistiche, il che la rende particolarmente bisognosa di servizi sanitari adeguati. E l’ospedale attualmente non riesce a soddisfare la domanda di prestazioni se si conta che durante la bella stagione la popolazione è più che raddoppiata. «L’ospedale negli anni è stato depauperato – ha dichiarato Umberto Solazzi, coordinatore del Tribunale dei diritti del malato “C.Urbani” di Senigallia – di servizi e personale, quindi le criticità sono aumentate in virtù delle numerose richieste che la popolazione fa al sistema sanitario locale. Oltre alle liste di attesa infinite, su cui sta lavorando una équipe regionale con lo scopo di ridurle, c’è la questione del nuovo pronto soccorso per cui è iniziato l’abbattimento degli alberi dall’area individuata e poi la vicenda della tac dedicata all’attività del pronto soccorso di cui io parlavo già nel 2006-2007. Proprio per questo macchinario mancante, l’ospedale è stato in affanno durante il periodo covid: i pazienti infetti venivano spostati da un reparto all’altro in attesa degli esami che avrebbero dovuto fare al pronto soccorso». In attesa che venga sistemato il nuovo macchinario per le tac, si sta lavorando alla realizzazione della nuova palazzina per le emergenze. «Ma quando sarà pronta saranno passati vent’anni da quando io denunciavo questi problemi, e nel frattempo c’è stato il covid. Senza contare che è inutile mettere la tac nel vecchio edificio se poco dopo dovrà essere spostata».

E questo è solo uno dei problemi che sta da tempo vivendo Senigallia. Certo la realizzazione della palazzina per le emergenze (costo sui 16 milioni di euro) è intanto una buona notizia ma da sola non potrà bastare. Nel frattempo si diceva, è entrata nella fase di progettazione definitiva la riorganizzazione degli spazi attuali dove opera il pronto soccorso senigalliese: proprio dalla disastrosa esperienza covid, con l’ospedale sporco perché non esistevano spazi diversificati per i soggetti a rischio infezione, è emersa l’esigenza di strutturare percorsi separati sporco-pulito con l’individuazione di aree distinte di permanenza di pazienti potenzialmente contagiosi in attesa di diagnosi. «I lavori coordinati di tipo edile, strutturale ed impiantistico – afferma l’azienda sanitaria territoriale Ast di Ancona in una nota – porteranno, una volta ultimati, alla riconfigurazione dell’attuale sistema degli accessi alla palazzina A1 dove è attualmente allocato il pronto soccorso, in attesa dell’edificazione della nuova palazzina emergenze. E’ prevista la realizzazione di una nuova rampa di accesso, di un locale bonifica e la realizzazione di un nuovo impianto di collegamento verticale con funzione di montacarichi/montalettighe».

Le criticità non finiscono qui e l’Ast ha annunciato infatti di aver previsto altri interventi finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche e alla risoluzione delle problematiche di accessibilità al laboratorio analisi. Entro maggio è prevista la conclusione dei lavori di realizzazione del nuovo polo endoscopico che verrà trasferito, dall’attuale ubicazione, al terzo piano della palazzina  D1 del presidio e sarà costituito da due sale, una zona risveglio, una sala di attesa, una zona laboratorio e dove verranno installate nuove attrezzature medicali. 

Buone notizie dunque per l’ospedale Principe di Piemonte ma soprattutto per l’utenza di Senigallia, perché si andrà a riqualificare l’offerta sanitaria dopo anni di disservizi e conseguenti polemiche.