Senigallia

Prosa e danza, Corinaldo e Senigallia danno il via alle loro stagioni culturali

Il 3 novembre nel teatro Goldoni in scena "Cetra...una volta", un tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli ’80. Alla Fenice il 5 novembre "The Red Shoes" del Nuovo Balletto di Toscana

Toni Fornari, Emanuela Fresi e Stefano Fresi in "Cetra... una volta"
Toni Fornari, Emanuela Fresi e Stefano Fresi in "Cetra... una volta"

SENIGALLIA – Al via nei primi di novembre la stagione di danza proposta al teatro La Fenice di Senigallia e la stagione teatrale al Goldoni di Corinaldo.

Si comincia il 3 novembre nel borgo gorettiano dove Comune e Amat promuovono il primo spettacolo con Toni Fornari, Emanuela Fresi, Stefano Fresi impegnati in Cetra una volta scritto da Toni Fornari e Cristiana Polegri e messo in scena con la regia di Augusto Fornari per una produzione ATPR Associazione Teatri per Roma. Cetra…una volta è un tributo al quartetto più celebre del palcoscenico e della televisione italiana dagli anni ’40 agli anni ’80. La musica, le canzoni, le parodie memorabili dell’indimenticabile Quartetto Cetra sono riproposti da tre interpreti eccezionali in un concentrato esplosivo di bravura, simpatia, bel canto.

Racconta il regista Augusto Fornari nella presentazione dello spettacolo: «È proprio in famiglia che è nato il nostro amore per loro. Io, mio fratello Toni, Stefano, sua sorella Emanuela, molti anni fa, ascoltavamo le loro canzoni. Poi Stefano, Toni ed Emanuela – che in seguito avrebbero formato il trio comico-vocale Favete Linguis – iniziarono a cantarle, prima, poi a modificarle, a riscriverle, a reinventarle. Ed eccoci al senso di Cetra… una volta: non un racconto filologico, non solo la storia di un gruppo che ha fatto la storia, ma un atto d’amore per ciò che ci ha ispirato; canzoni, sketch, parodie musicali, gag e soprattutto leggerezza, divertimento e amore per questo nostro mestiere».

Biglietti: primo settore 18 euro, secondo 15 euro con riduzioni – in vendita alla Biglietteria Teatro, tel. 338/6230078, il giorno di spettacolo dalle ore 20. Dato il ridotto numero di posti è consigliata la prenotazione tre giorni prima della data di spettacolo. Biglietti anche su vivatocket.com e AMAT/Vivaticket. Info Teatro Goldoni tel. 338/6230078 teatro@corinaldo.it. Informazioni AMAT tel. 071 2072439 www.amatmarche.net. Inizio spettacolo ore 21:15.

The Red Shoes, lo spettacolo del Nuovo Balletto di Toscana
The Red Shoes, lo spettacolo del Nuovo Balletto di Toscana

Due giorni dopo, al teatro La Fenice di Senigallia, andrà in scena The Red Shoes del Nuovo Balletto di Toscana, con coreografie di Philippe Kratz e drammaturgia di Sarah Ströbele. Domenica 5 novembre si terrà dunque il primo spettacolo del cartellone di danza proposto al Teatro La Fenice di Senigallia da Comune e AMAT con il contributo di MiC e Regione Marche. Philippe Kratz (Reggio Emilia/Leverkusen) firma coreografia e scenografia del balletto, Sarah Ströbele (Lipsia/Magdeburgo) la drammaturgia. La musica è di Pierfrancesco Perrone, le luci di Giulia Maria Carlotta Pastore, i costumi di Grace Lyell.

Fresco di debutto (la Prima rappresentazione è stata il 19 ottobre scorso a Trento), The Red Shoes, interpretato da 10 danzatrici e danzatori del fiorentino Nuovo Balletto di Toscana, si ispira alle fiabe di Hans Christian Andersen che sfidano la giustapposizione di soggetto e oggetto. Della fiaba omonima di Andersen porta lo scenario ai giorni nostri e si concentra maggiormente sul rapporto tra la protagonista Karen e le cose raffigurando dunque un mondo illusorio.

«Si tratta di un racconto che cerca di metterci in guardia – scrive Philippe Kratz, vincitore del 32° Concorso Internazionale di Coreografia di Hannover e Coreografo dell’anno 2019 (Danza&Danza) –, di tenerci buoni e docili: non avere velleità, rimanere umili e soprattutto non desiderare quello che hanno le altre persone. Perché Karen desidera le scarpette solo dopo averle viste indossate da una principessa; sembra essere dunque un racconto con sfumature sessiste, classiste e inesorabilmente datato? Sicuramente sì. D’altra parte, occorre pensare che viviamo in una società che ci invita a volere sempre di più, a consumare di più, a fissarci sulle nostre mancanze e a paragonarci costantemente ad altre persone. Sebbene si riesca a realizzare una parte dei nostri sogni, qualcosa rimarrà sempre per noi inarrivabile».

Informazioni e biglietti (da 25 a 15 euro a seconda dei settori, con ridotto anche a 12 euro per Under 12) in vendita al Teatro La Fenice 071 7930842 negli orari di apertura indicati, 335 1776042 [dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30] fenicesenigallia.itinfo@fenicesenigallia.it e AMAT 071 2072439 amatmarche.net.