SENIGALLIA – Si è appena concluso il raduno europeo dell’Harley-Davidson Owner Group che ha visto le strade di Senigallia essere invase da migliaia di rombanti moto. I commenti sui social si sprecano, segno innanzitutto che la città è stata interessata in maniera importante dall’evento, chi positivamente e chi negativamente. Ma al di là di qualche disagio, normale quando si organizzano grandi manifestazioni di carattere internazionale, si è “messa in moto” una macchina organizzativa di imponenti dimensioni che ha coinvolto più enti, anche sotto il profilo della sicurezza e della tutela delle persone.
Il raduno europeo degli harleysti ha portato certamente colore e rumore in centro storico e sul lungomare ma il risultato è che non si sono verificate criticità di alcun tipo. Anzi, sono molteplici i commenti di chi è rimasto piacevolmente stupito dalla cordialità, dall’allegria e dall’educazione della gran parte dei bikers giunti a Senigallia da Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Austria, Svizzera, San Marino, Bulgaria, Romania, Danimarca, Norvegia oltre che dall’Italia ovviamente e persino da paesi extra europei come Brasile e Arabia Saudita.
Entusiasti i toni degli organizzatori: «L’European H.O.G. Rally a Senigallia si è appena concluso ed è stato un grande successo. Gli appassionati di Harley-Davidson sono giunti da tutta Europa e oltre in questa storica città portuale per festeggiare in compagnia, godendosi uscite in moto panoramiche, musica dal vivo e una vetrina degli ultimi modelli. L’evento ha messo in risalto lo spirito vivace della comunità e la forte passione per la strada che caratterizza Harley-Davidson». Proprio la comunità è stata una dei fattori al centro del raduno, dove esserci era già di per sé importante e tratto identitario, così come il vestiario, il look e lo stile tipici dell’iconica moto statunitense.
Anche dall’amministrazione comunale hanno voluto commentare positivamente l’evento: «Sono stati 4 giorni molto intensi, in cui davvero Senigallia si è aperta al mondo, di grande divertimento, in cui i Bikers provenienti da ogni parte d’Europa (alcuni anche da fuori del nostro vecchio Continente) hanno invaso la nostra città con il loro comportamento festoso, con lo spirito di gruppo che li contraddistingue ed i loro indistinguibili colori e rumori. Sono stati 4 giorni di reciproci conoscenza ed apprezzamento: noi abbiamo conosciuto un mondo ed una filosofia che non immaginavamo, loro (i Bikers) hanno scoperto Senigallia, come una città ospitale, bella, accogliente e divertente. Sono stati 4 giorni di grande notorietà per la nostra città: tutte le televisioni e le maggiori testate giornalistiche e radiofoniche hanno dedicato i loro spazi a Senigallia, con una eco mediatica impressionante».
Ma sono state giornate anche molto impegnative: era stato aperto il Coc, il centro operativo comunale, per evitare qualsiasi rischio, pianificando a tavolino ogni aspetto assieme alla Prefettura e Questura di Ancona. Imponente la macchina istituzionale mobilitata con centinaia di persone impegnate: dipendenti comunali (dell’area turismo, dell’ufficio ambiente, della polizia municipale); personale delle forze dell’ordine (polizia, polizia stradale, ferroviaria, personale specializzato delle squadre antiterrorismo, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco, capitaneria di porto); medici e infermieri del 118 e del pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia; medici, infermieri e volontari della Croce rossa italiana; così come i volontari dei vari gruppi di protezione civile locali e provenienti da altri comuni.
«Senigallia ha raggiunto numeri straordinari di presenze e, nonostante questo, tutto si è svolto in grande tranquillità» spiegano ancora dal Comune. Lo stesso sindaco Olivetti ha voluto poi sottolineare che «l’ottima riuscita dell’evento ha spento anche le sterili polemiche e gli inutili pregiudizi della vigilia. Grazie allo sforzo di tutti, quello appena passato è stato un evento davvero memorabile per il turismo senigalliese, che rappresenta certo un buon viatico per la stagione estiva 2024».
Di certo, un inizio di stagione così non si vedeva da tempo: alberghi e strutture ricettive con molteplici arrivi di turisti da varie parti d’Europa, bar e ristoranti. Una spinta per l’economia turistica di Senigallia. Proprio su questo punto è voluta intervenire la capogruppo di Vola Senigallia Stefania Pagani: «Non so se sia vero che c’è stato il sold out tanto sbandierato perché con alcuni frequentatori del raduno provenienti dalle regioni vicine ho parlato e mi hanno detto di esser riusciti facilmente a trovare una stanza anche se all’ultimo momento, a evento già iniziato». Sempre sul ritorno economico, Pagani ha sottolineato come l’evento sia stato importante con una «grande visibilità alla nostra città ma dubito fortemente che ci sarà un ritorno della maggior parte di coloro che seguono il motoraduno e che amano ritrovarsi: ieri a Budapest, oggi a Senigallia, domani a Saint Tropez. Né mi sembra affatto che questi eventi possano fidelizzare alla nostra città».
Un altro aspetto è quello legato alla sostenibilità: «bisogna ammettere che si è trattato di un evento controtendenza in un periodo in cui si parla tanto di green economy e che il rispetto dell’ambiente dovrebbe essere uno dei temi centrali nell’agenda di ogni amministrazione. Oggi dobbiamo essere tutti educati e sensibili al tema della sostenibilità ambientale ancor più vivendo in una cittadina di limitate dimensioni che abbiamo il dovere di proteggere. Quelle moto dal rombo tanto affascinante quanto assordante non si può certo dire che emettano fumi di scarico salubri e “poco inquinanti”. Così come accogliere i motociclisti non significa farli diventare padroni di tutto il centro storico e permettere loro di scorrazzare anche in quelle vie che normalmente sono vietate ai senigalliesi in bici».
Infine un’ultima considerazione arriva dalla capogruppo di Vola Senigallia: «Al di là del grande successo raggiunto da questo evento europeo e dalle sue eventuali ricadute economiche devo constatare che questa amministrazione ci sta abituando a manifestazioni preconfezionate e a “macchia di leopardo”. Sono ancora in attesa di apprendere la vera progettualità turistica dell’Amministrazione Olivetti, ossia un progetto che permetta di riconoscere la città con una sua identità. Senigallia possiede svariate potenzialità culturali ed anche turistiche che andrebbero valorizzate, sostenute e fatte conoscere».