SENIGALLIA – Raffica di commenti sui social network dopo la messa in onda in prima serata su Raiuno del film girato sulla spiaggia di velluto “I nostri figli”. Tantissime le persone che ieri sera si sono collegate sul noto canale Rai per vedere in prima visione le immagini della propria città, associate a una storia, vera e di stretta attualità.
La storia è quella di Marianna Manduca, uccisa a Catania nel 2007 dal marito Saverio Nolfo. Un femminicidio che si sarebbe potuto evitare se qualcuno avesse ascoltato le precedenti 12 denunce che la donna aveva sporto contro il suo compagno di vita dal quale aveva avuto tre figli.
Il cugino di Marianna, Carmelo Calì, e sua moglie Paola sono riusciti ad ottenere in adozione i figli della donna che da allora vivono a Senigallia assieme ai due bimbi della coppia. Dopo l’adozione, Calì ha intrapreso e vinto una battaglia legale contro lo Stato “Colpevole” di non avere protetto Marianna che aveva denunciato il suo assassino.
Una storia di strettissima attualità: negli ultimi anni sono stati oltre 1500 i femminicidi, per lo più compiuti da mariti, ex fidanzati e compagni che spesso non accettano la fine di una relazione contraddistinta da comportamenti violenti.
Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica su questo tema sono state ideate moltissime iniziative ma è uno dei primi film che si ispira a una storia realmente accaduta. E Senigallia era lì, a far da sfondo, da cornice, ma anche co-protagonista delle scene girate con la coppia di attori Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti.
Tanti i commenti dicevamo di persone emozionate nel vedere la propria città su Raiuno. In diverse scene infatti Senigallia viene ripresa dall’alto, regalando alla spiaggia di velluto una vetrina promozionale di enorme valore. Altre scene riguardavano la scuola primaria Pascoli in centro storico, i Portici Ercolani, la Rotonda, la spiaggia della Cesanella.
«Film toccante», «bellissimo» scrivono Marina e Mariangela su Facebook, dove il gruppo “Sei di Senigallia se…” è stato letteralmente invaso da una pioggia di commenti. «Questa fiction è una bella promozione per la città. Dalle inquadrature ne esce veramente bene, che è bella lo si sa, ma in TV fa tutto un altro effetto», scrive invece Enea.
Qualcuno si è invece divertito a ironizzare sul notevole cambio d’aspetto del sindaco. Nel film il primo cittadino è calvo, mentre nella realtà Mangialardi è contraddistinto da una folta capigliatura: però molti dimenticano che fino al 2010 il primo cittadino era Luana Angeloni.
Sindaco e battute a parte, i commenti sono molto positivi, sia per la forza e il coraggio della famiglia che ha deciso di prendere in adozione i tre piccoli, sia per un film che ha reso ottimamente la gravità del fenomeno dei femminicidi e diverse conseguenze a cui spesso non pensiamo. «Bello.. mi sono commossa…grande famiglia quella vera!» conclude Silvia.