Senigallia

È iniziato il Ramadan, digiuno e preghiera all’insegna della Pace: «Chi salva un’anima ha salvato tutta l’umanità»

A raccontarci questo “nuovo inizio”, così diverso dopo il biennio pandemico, è stato Rachid Ouqqas, presidente della Comunità islamica senigalliese

SENIGALLIA – «Chi uccide un’anima ha ucciso tutta l’umanità, altresì chi salva un’anima ha salvato tutta l’umanità». È iniziato lo scorso 2 aprile il mese sacro del Ramadan, quello più importante del calendario islamico che in Italia coinvolge circa 2,6 milioni di fedeli musulmani chiamati ad osservare un periodo di digiuno, preghiera e purificazione.

A raccontarci questo “nuovo inizio” è stato Rachid Ouqqas, presidente della Comunità islamica senigalliese. Un mese diverso rispetto agli ultimi così segnati dalla pandemia e dalle stringenti regole anticontagio: «Questa parziale fine dell’emergenza covid vede noi mussulmani contenti di una ritrovata possibilità di incontro. Le restrizioni avevano rallentato tante nostre iniziative nel rispetto delle leggi e delle ordinanze del Governo italiano. Mi preme dirlo che nonostante l’allentamento delle norme, nel luogo di culto rispettiamo ancora le distanze e portiamo sempre la mascherina».

Rachid Ouqqas
Rachid Ouqqas

Un momento religioso così importante che si innesta in un periodo storico segnato dalla guerra: «Per quanto riguarda il conflitto che vede coinvolti la Russia e l’Ucraina, la comunità mussulmana non patteggia per nessuno ma condanna ogni forma di violenza. Per noi credenti vale il detto del Profeta Maometto: «Chi uccide un’anima ha ucciso tutta l’umanità, altresì chi salva un’anima ha salvato tutta l’umanità». Noi siamo vicini ai profughi, personalmente 20 giorni fa ho ospitato una rifugiata».

La comunità svolge anche un prezioso servizio sociale diventando collante e offrendo aggregazione e socialità: «La comunità musulmana locale cresce giorno per giorno unendo tante etnie presenti sul territorio cercando di collaborare con gli altri fratelli della nostra regione».

Il Ramadan è il nono mese dell’anno nel calendario lunare musulmano (1443), nel quale, secondo la tradizione islamica, Maometto ricevette la rivelazione del Corano «come guida per gli uomini di retta direzione e salvezza» (Sura II, v. 185). Il mese di preghiera e di digiuno si concluderà il 2 maggio con la festa di Eid Al Fitr che segnerà l’inizio del nuovo mese lunare e la fine dei rituali prescritti. Il ramadan è il mese dedicato al digiuno, uno dei cinque precetti fondamentali dell’Islam, al quale sono chiamati tutti i fedeli con le sole eccezioni per persone gravemente malate, anziani, diabetici, donne in gravidanza, allattamento o nel periodo delle mestruazioni.

Dall’alba a tramonto, in questo periodo, i fedeli sono chiamati a non bere, né mangiare, attività che sono consentite soltanto prima del sorgere del sole e dopo il tramonto. Assieme al digiuno, i fedeli devono anche astenersi dalle pratiche sessuali, dal fumare, ma anche da peccati di parola (per esempio, insulto, calunnia, bestemmia, menzogna) o da azioni violente. In compenso, sono invitati a recitare preghiere, a compiere azioni di beneficenza e ad una ferrea autodisciplina. Diverse le analogie con la Quaresima cristiana che si sta per concludere: entrambi sono un periodo in cui il fedele deve allenarsi a dominare i propri istinti e le proprie pulsioni in modo da non esserne schiavo.

Luogo di preghiera islamica a Senigallia
Luogo di preghiera islamica a Senigallia