SENIGALLIA – Prima la crisi economica, poi il terremoto e infine l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia, con il blocco dei flussi sia dall’estero che dall’Italia. Sono queste le ragioni delle difficoltà attuali che sta vivendo il turismo nelle Marche. Ma non solo: la seconda economia del territorio soffre oggi anche una scarsa alfabetizzazione informatica e la mancata digitalizzazione di servizi e offerte che permetterebbero di agganciare flussi turistici dall’Italia ma soprattutto dall’estero, oggi marginali rispetto al totale delle presenze. Proprio su questi aspetti si concentrano le iniziative congiunte di Regione e Camera di Commercio delle Marche, che guardano avanti con consapevolezza del lavoro da fare e ottimismo, presentate questa mattina nell’aula consiliare di Senigallia.
L’analisi dell’economia turistica delle Marche, secondo asset di crescita e di sviluppo regionale, ha permesso di far emergere i nodi da sciogliere, come lo scarso o nullo appeal sui mercati esteri del turismo. Limitare le prospettive di crescita al solo mercato interno, senza riuscire ad agganciare i flussi di movimenti turistici provenienti dai paesi emergenti, significa rinunciare fin dall’inizio a spazi di mercato particolarmente interessanti. Le prenotazioni marchigiane per l’estate 2020 sono state on line per 8 turisti su 10: attraverso i portali di prenotazione di settore (scelti dal 32,1% della clientela delle imprese ricettive marchigiane), per email (26,3%) o sul sito web della struttura (25% della clientela). Poche le prenotazioni telefoniche (15% della clientela, meno di quanto accade in media nel contesto nazionale), quasi assenti quelle tramite le agenzie di viaggi (1,6%). Farsi notare dunque nel vasto e complesso mondo dell’online diventa un imperativo categorico.
Un’iniziativa che sta portando i primi risultati è la campagna promozionale in cui Regione e Camera Marche hanno voluto come protagonista il ct della nazionale Roberto Mancini: spot che vengono trasmessi durante gli intervalli delle partite dei campionati europei. Ma non basta. Oltre al bando Promuovi il tuo Turismo, che consente alle imprese l’analisi gratuita della propria maturità digitale, l’ente camerale è intervenuto con un secondo bando a favore dei cosiddetti OTIM, gli operatori turistici dell’incoming, iscritti all’apposito elenco regionale.
«Si tratta di una misura – spiega il presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini – pensata per potenziare, commercializzare e promuovere sui mercati digitali i pacchetti turistici dedicati al nostro territorio. Oggi il digitale è un volano fondamentale e noi possiamo migliorare la nostra offerta grazie alla digitalizzazione della storia, della cultura e dei servizi. Ovviamente deve concludersi anche questa fase di emergenza sanitaria, permettendo ai turisti di tornare senza preoccupazioni e noi saremo al lavoro con la Regione per riaprire alcune linee aeree, come quella per il mercato russo, che crediamo possano apportare ulteriori benefici».
«Siamo partiti prima e se il tempo ci aiuta potremmo fare numeri migliori dell’anno scorso – commenta Massimiliano Polacco, componente di giunta della Camera di Commercio delle Marche, con delega al turismo- La risposta positiva del turismo c’è, anche se non siamo ai livelli pre pandemia, giugno è stato un mese buono. Ora però dobbiamo andare a conquistare un mercato, quello estero, che per anni è stato il problema del turismo marchigiano. Qui da noi non è stato mai superata la soglia del 18% di presenza straniera; oggi siamo al minimo e viviamo principalmente di flussi italiani. Ecco perché dobbiamo puntare sulla riqualificazione delle strutture alberghiere ma soprattutto sulla nostra proposizione sui mercati internazionali, anche sui social. Bisogna essere consapevoli, formati e positivi, non possiamo trasmettere messaggi negativi all’estero: serve un’immagine vincente e su questo ci impegniamo a lavorare».
Tra gli Operatori Turistici Incoming Marche ha portato la sua testimonianza Federico Scaramucci, presidente Inside Marche Live nonché titolare di Urbino Incoming: «Il milione di presenze turistiche registrato negli anni passati è sicuramente un buon dato ma c’è tanto margine per migliorare. E lo dobbiamo volere tutti perché il turismo genera positività anche su tutto l’indotto: lavora il panettiere, il ristorante, la lavanderia. Solo nell’ultimo anno (gennaio 2020-gennaio 2021) è cresciuta di oltre 300 milioni la quota di quanti utilizzano internet e di oltre 490 per i social network. In Italia questo aumento è stimato sui 50 milioni di nuovi utenti. Viaggi, esperienze, pacchetti e offerte su tour organizzati, strutture ricettive e accoglienza non possono non essere veicolate – continua Scaramucci – attraverso internet e i social media. Ben vengano le partnership tra aziende e istituzioni perché creano occasioni di lavoro, ma non come semplice assistenzialismo ma come supporto per digitalizzarsi ed espandersi, per aumentare e riqualificare l’offerta turistica, la formazione e la comunicazione su un turismo sempre più sostenibile. Le Marche sono agli occhi degli operatori stranieri ancora una novità, dove l’autenticità dell’esperienze permetterà di mettersi in risalto sui market place: ecco quindi che, in attesa che si sblocchino alcune limitazioni agli spostamenti dei turisti, si deve investire su una comunicazione integrata che preveda in primo piano i social network come Facebook, Instagram, LinkedIn, e le newsletter per fidelizzare la clientela che, una volta conosciute le Marche, torna sicuramente».
Le conclusioni sono state affidate al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, il quale ha rimarcato la positività della partnership con Camera Marche ma soprattutto quanto sia fondamentale la porta del digitale con cui rilanciare lo sviluppo e la promozione del territorio marchigiano. «Presentare la nostra offerta turistica è fondamentale perché finora il nervo scoperto per una promozione davvero efficace è stato proprio la carenza infrastrutturale, un gap cronico, cioè un vero e proprio digital divide che non ci ha permesso di avanzare in questo settore e di imporci nei grandi circuiti. Questo è invece uno strumento importante per dare forza alle nostre opportunità e alla nostra offerta. E questa strada dobbiamo continuare a percorrere, soprattutto in vista delle risorse europee che riguarderanno lo sviluppo della digitalizzazione. L’invito è a concentrarci sul digitale, ad acquisire competenze sempre più avanzate proprio per colmare questo gap con le nostre imprese marchigiane. Sono ottimista e orgoglioso di quello che stiamo facendo, certo c’è ancora tanto lavoro da fare, ma la strada imboccata è quella giusta».