SENIGALLIA – Dopo la bella stagione e dopo le gite in campagna è normale trovare qualche rifiuto nelle aree dove giovani, famiglie e comitive si riuniscono per passare una giornata all’aperto o fare un picnic con gli amici. Se buste, cartacce o bottiglie possono essere in qualche modo accettati (anche se non dovrebbero essere lasciati in giro, ma correttamente smaltiti), di certo non può passare che qualche incivile getti addirittura lo scaldabagno, rifiuti edili o simili.
L’area in questione è il pioppeto a fianco del fiume Cesano, a Senigallia. E la denuncia arriva da parte dell’associazione Amici della Foce del Fiume Cesano i quali, dopo anni di interventi, hanno restituito la custodia e la manutenzione dell’area alla legittima proprietà Opera Pia Mastai Ferretti.
«I tanti anni di lavoro svolto dai volontari dell’associazione non sono stati sufficienti a modificare il comportamento di alcuni cittadini incivili e incoscienti. Attraverso vari interventi e dando tanti esempi di buona e civile educazione – spiega Marco Giardini – abbiamo rimosso i rifiuti abbandonati sul prato del pioppeto, rendendo l’area fruibile a tutti. Ogni anno vi si recano tante persone per le classiche scampagnate primaverili, o le scolaresche per studiare l’ambiente, vicino alle sponde del fiume, ricco di fauna e di flora, e trascorrere alcune ore all’aria aperta, in un habitat che dovrebbe essere sanissimo».
«Quando abbiamo riconsegnato l’area alla proprietà eravamo fiduciosi del fatto che, salvo sporadiche bottiglie scagliate qua e là (sempre da persone incivili, in questo caso forse giovani), il grosso dei rifiuti non fosse più presente. E invece ci ritroviamo ancora barattoli di tintura, pannelli di plastica, eternit, scaldabagni, cose appartenenti a cittadini che hanno effettuato lavori nella loro o altrui abitazione e che poi hanno gettato nell’area verde. Ci chiediamo che vita facciano questi cittadini così incivili: non hanno figli o nipoti? Quale ambiente e quale futuro intendono lasciare in eredità ai lori discendenti?».
I volontari dell’associazione, delusi per lo stato dell’area, hanno chiesto dunque alla proprietà di provvedere a rimuovere tempestivamente i rifiuti abbandonati e invitato l’Amministrazione e gli organismi di sorveglianza a non trascurare eventuali indizi che potrebbero condurre ai responsabili dell’abbandono dei rifiuti abbandonati, come è già accaduto alcuni anni fa proprio in quel luogo e come accaduto in altre zone della città, per esempio San Silvestro e Sant’Angelo.