SENIGALLIA – Dagli sfalci di piante ai cavi in acciaio, dalla onnipresente plastica fino alle carcasse degli animali. C’era di tutto tra il PercorriMisa e l’area verde a fianco del campo sportivo al Vallone di Senigallia, dove sono intervenuti stamattina, 10 marzo, i volontari dell’associazione Confluenze. Un’azione dettata dal senso civico nonostante l’ordinanza (anzi le ordinanze) che vieta ogni tipo di attività non necessaria per l’e,ergenza coronavirus: alcuni cittadini e ambientalisti di Senigallia hanno voluto ripristinare un minimo di decoro in un’area dove si sono nel tempo raccolti vari rifiuti e materiali gettati dalle persone di passaggio.
L’area è quella lungo la rampa presso il campo sportivo di Vallone che sale sul ponte sopra il fiume Misa. Qui gli ambientalisti si sono dati da fare trovando e raccogliendo una grande quantità di rifiuti di ogni tipo. In mezzo al verde c’era di tutto: dagli inerti agli sfalci delle piante, dai cadaveri di animali ai cavi d’acciaio, dal vetro alla plastica.
«Per anni progressivamente e sistematicamente abbandonati da ignoti – riferiscono i volontari -. Date le modeste quantità via via aggiunte (stratificate ed invecchiate) non si esclude che a compiere gli abusi siano dei residenti, più inclini a gettare al fiume scarti di ogni tipo che a chiamare il servizio di raccolta a domicilio o a conferire rifiuti riciclabili (plastica, sfalci o vetro) presso il vicino centro ambiente di Borgo Bicchia».
Una situazione di degrado che i “confluenti” hanno voluto risolvere: sono riusciti a produrre ben sei sacchi neri pieni di scarti di vario genere e li hanno depositati a bordo strada segnalandoli all’ufficio verde ambiente del Comune di Senigallia perché il servizio di raccolta dei rifiuti possa passare a portarli via.