ASTEA
Senigallia
API PETROLI
Pieralisi Omoda
Pieralisi Omoda
Finanziamenti tasso zero Casa del materasso

Rifiuti: Corinaldo in allarme per l’ipotesi ventilata in consiglio regionale di un inceneritore

Tema sollevato dalla consigliera regionale del M5S Marta Ruggeri; subito l'amministrazione comunale prende le distanze dal termovalorizzatore

Finanziamenti tasso zero Casa del materasso
Il centro storico di Corinaldo
Il centro storico di Corinaldo

CORINALDO – Fa discutere la possibilità che nel borgo di Corinaldo venga realizzato un inceneritore. L’idea è della giunta regionale Acquaroli che sembra ancora indecisa sulla sede definitiva dell’impianto. A mettere nero su bianco questa possibilità è il nuovo piano regionale di gestione dei rifiuti, ma a ‘denunciare’ il tutto è stata la consigliera nonché capogruppo del Movimento 5 Stelle in consiglio regionale Marta Ruggeri. E subito si sono fatti sentire anche il sindaco del paese, Gianni Aloisi, e la giunta municipale, per rimarcare la contrarietà all’impianto in un territorio dove c’è già una discarica a utilizzo dell’intera provincia.

ASTEA
API PETROLI

Andiamo con ordine. Nel piano regionale di gestione dei rifiuti viene ribadita la necessità di un impianto, chiamato ‘termovalorizzatore’, già ipotizzato dalla giunta regionale nel documento di economia e finanza approvato nelle Marche. Dalle dichiarazioni rilasciate sulla stampa dallo stesso presidente regionale, sembra che non ci siano margini per evitare la realizzazione di questo impianto che brucia i rifiuti, sostanzialmente, e che poi converte il calore generato dalla combustione dei rifiuti in energia. Di altro avviso alcuni componenti della stessa maggioranza e l’opposizione regionale.

Se tra i vantaggi c’è appunto la produzione di energia elettrica destinata ad altri utilizzi e la riduzione di rifiuti che vengono conferiti in discarica, tra gli svantaggi c’è di certo l’enorme quantità di fumo e di ceneri (di due tipi: quelle volatili e quelle pesanti) che il territorio dovrà subire.

E qui interviene la consigliera pentastellata Ruggeri: «Ad aggiudicarsi la “fortuna” di ospitare questo insalubre impianto sembra che siano in ballo i comuni di Corinaldo e Fano. Ma potete stare sicuri che Acquaroli ed Aguzzi non ci diranno dove intendono farlo effettivamente prima delle prossime elezioni regionali. Aguzzi, poi, ex sindaco di Fano, città  guidata ora da una amministrazione di destra, nasconderà la possibilità di poterlo realizzare proprio lì finché potrà». 

Delta Motors

Movimento 5 Stelle contrario all’idea di un inceneritore, ovunque situato, per puntare invece con decisione sulla raccolta differenziata spinta, unica strategia per ridurre davvero i quantitativi di rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica. «Siamo fermamente contrari; e non per motivi ideologici, ma per ragioni concrete ed evidenze fattuali, come l’enorme produzione di CO2, il gas climalterante contro la produzione del quale il mondo intero, Europa inclusa, sta adottando urgenti e drastici provvedimenti di riduzione per mitigare i cambiamenti climatici, che tanti danni stanno facendo anche nella nostra regione, sempre più spesso ferita da eventi climatici estremi».

Tra gli svantaggi, come scritto sopra, ci sono appunto degli «inquinanti dannosi per la salute che, per quanto abbattibili attraverso i sistemi di filtraggio, allo stato attuale non risultano completamente eliminabili dai fumi dispersi in atmosfera – spiega ancora Ruggeri, che continua – se si riservano ai soli rifiuti urbani gli spazi di abbancamento disponibili nelle discariche pubbliche, evitando di riempirle con i rifiuti industriali come fatto finora, non c’è necessità di prevedere un inceneritore come impianto di chiusura del ciclo per le Marche intere».

Tra chi dice subito “no” a tale impianto c’è ovviamente l’amministrazione comunale corinaldese che parla di un’ipotesi destinata a rimanere tale proprio perché non sostenuta dalla giunta Aloisi. «Corinaldo e i corinaldesi – sottolinea il primo cittadino – sanno bene cosa significa avere un’area di smaltimento di rifiuti. Oltre 20 anni fa la situazione nell’area san Vincenzo era corrotta e la vita dei residenti era diventata pressoché impossibile. L’intuizione agli inizi del 2000 – di creare un nuovo soggetto pubblico che gestisse l’impianto con il Comune di Corinaldo azionista di maggioranza garantendo un controllo più efficace ed efficiente – ha fatto sì che la situazione cambiasse nel giro di breve tempo e la “famosa” discarica di Corinaldo fosse presa ad esempio ben oltre i confini regionali. L’idea di modificare il virtuoso equilibrio con l’ipotesi di quel tipo impianto non sarà mai presa in considerazione da questa giunta e faremo valere la nostra posizione ad ogni livello istituzionale».

Odontostyle Dott. Stefano Simone Chiaravalle