Senigallia

Termovalorizzatore a Corinaldo, Voce Comune: «Sindaco e cittadini scavalcati dalla Regione»

Il gruppo di opposizione rimarca il fatto che nemmeno l'amministrazione comunale sapeva nulla dell'inceneritore: «Serve esserci ai tavoli decisionali»

Le consigliere di Voce Comune per Corinaldo: da sinistra Morena Maori, Lucia Giraldi e Giorgia Fabri
Le consigliere di Voce Comune per Corinaldo: da sinistra Morena Maori, Lucia Giraldi e Giorgia Fabri

CORINALDO – «Forti preoccupazioni» per il possibile arrivo di un termovalorizzatore a Corinaldo sono state espresse dalle tre consigliere di “Voce Comune” Giorgia Fabri, Lucia Giraldi e Morena Maori. Una ipotesi che vede il secco “no” del gruppo consiliare di minoranza «non solo per le sue eventuali implicazioni ambientali, ma soprattutto per l’approccio troppo superficiale e frammentato che sta dietro a questa decisione. La proposta di un termovalorizzatore, infatti, sembra essere l’unica soluzione presa in considerazione, senza un’analisi approfondita su altre ipotesi più sostenibili e in linea con i principi dell’economia circolare».

Ma c’è anche un dato politico che non si può sottacere. La proposta di costruire un termovalorizzatore nel borgo gorettiano, che proprio in questi giorni di inizio anno giubilare ospita le spoglie della santa bambina Maria Goretti e accoglie numerosi turisti e fedeli, va contro ogni pianificazione ambientale e paesaggistica che vede le vallate Misa e Nevola al centro di interventi e politiche per migliorare la qualità della vita e aumentare i flussi turistici, non ridurli.

«Il fatto che il nostro sindaco abbia appreso della questione solo tramite la stampa – incalzano le tre consigliere di Voce Comune – dimostra una preoccupante disconnessione tra l’amministrazione e le scelte che riguardano direttamente la nostra comunità; a Corinaldo serve una guida sicura e competente per orientare le scelte altrimenti rischiamo di diventare solo “l’inceneritore delle Marche”. Recentemente, la commissione sull’ampliamento della nostra discarica, ha posto l’attenzione su una serie di dati, non ultimo quello del periodo di vita dell’impianto che si attesta attorno ai 20 anni, che hanno destato gravi preoccupazioni non solo facendo emergere la totale mancanza di un progetto complessivo a livello sovracomunale».

Ma il tema della gestione dei rifiuti non si dovrebbe ridurre poi solo alla costruzione di un impianto termico, di cui ora parlano tutti, ma di cui qualcuno sapeva la realizzazione già da tempo per nasconderla però in attesa di tempi migliori o comunque lontani dalle elezioni. «Riguarda la capacità di garantire una gestione sostenibile e a lungo termine dei rifiuti, a livello locale e regionale; ad esempio, in futuro, il nostro territorio potrebbe essere chiamato a gestire non solo i rifiuti locali, ma anche quelli delle province vicine, vista la capacità residua della nostra discarica».

Da qui la necessità «di essere presenti e attivi nei tavoli decisionali»; in particolare Voce Comune per Corinaldo chiede l’impegno della Regione perché «adotti un piano regionale che metta al centro l’economia circolare, prevedendo impianti pubblici e privati in grado di soddisfare i reali bisogni di smaltimento e che definisca, in tempi brevi, una pianificazione territoriale chiara individuando precisamente i siti dove gli impianti andranno ad insistere; evitando così scelte improvvisate che ricadano sui territori e che possano portare a scelte non ponderate. Inoltre, pensiamo che qualsiasi ente sovraordinato, nel momento in cui progetta azioni che coinvolgono un preciso territorio, abbia il dovere di informare prima il sindaco. Scavalcarlo significa scavalcare i cittadini, un comportamento sempre inaccettabile».