SENIGALLIA – Sopralluogo del presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli all’area portuale della spiaggia di velluto, che da anni attende il suo completamento e soprattutto il suo sviluppo a fini commerciali e diportistici. Proprio di questo si è parlato durante l’incontro di venerdì 1 aprile, a cui hanno partecipato anche i componenti della giunta senigalliese, sindaco in testa, e le associazioni di categoria e commerciali del porto.
Rinnovato nel 2009, con l’allora sindaca Luana Angeloni, grazie a un notevole investimento da parte della Regione Marche, l’area portuale di ponente a Senigallia è di fatto ancora un cantiere, con l’avamporto da anni recintato e chiuso alla comunità. L’intervento non si era fermato nell’immediatezza, ma i tempi si sono prolungati a dismisura fino ad arrestarsi poco dopo. Del futuro non v’è certezza e così è stato: di ciò che sarebbe dovuto accadere dopo non si è verificato più nulla.
«Con il presidente Acquaroli – ha detto l’assessora di Senigallia con delega al porto Elena Campagnolo – abbiamo parlato di diversi argomenti in un incontro che era organizzato proprio per fare il punto della situazione sulle tematiche che interessano la nostra città e di cui è competente la Regione, come la sanità, il fiume Misa con le vasche di espansione e l’escavo e, appunto, il porto. Per toccare con mano quale fosse la situazione abbiamo fatto un sopralluogo nell’avamporto, assieme alle associazioni di categoria, per cercare di sbloccare interventi e risorse che dovrebbero terminare la parte a nord».
L’avvio dei nuovi interventi non ha una tempistica precisa e il condizionale resta d’obbligo: si parla di lavori di completamento che potrebbero essere avviati a breve. Ancora l’assessora Campagnolo spiega che ci sono in ballo «progetti da diversi milioni di euro già alla fase di progettazione esecutiva approvata in giunta»: si parla di nuove banchine per i diportisti ma anche di altre infrastrutture portuali.
Durante l’incontro con le categorie si è parlato inoltre di dragaggio del porto per poter ambire a una nuova prospettiva di «rilancio turistico, con spazi per imbarcazioni di una certa dimensione». Tra le situazioni da sbloccare c’è anche quella del distributore di carburanti posizionato proprio all’ingresso del porto: la struttura è pronta ma si attende il via libera dalla dogana per il suo funzionamento.