SENIGALLIA – Il rinvio forzato del carnevale senigalliese ha lasciato un po’ l’amaro in bocca. La decisione è arrivata ad appena tre ore dall’inizio della sfilata che riunisce, come ogni anno, una dozzina di carri e gruppi mascherati sia della città ma anche da tutta la vallata del Misa e Nevola, caratterizzandosi sempre per l’alto numero dei partecipanti che supera abbondantemente le 500 persone in maschera. Ma non è l’unica manifestazione a saltare: oltre agli eventi sportivi, sono stati annullati o rinviati anche tutti gli altri eventi della regione Marche.
A comunicare il rinvio della sfilata dei carri allegorici per le vie del centro storico di Senigallia è stata l’amministrazione comunale che ha diramato proprio stamattina, 25 febbraio, una nota stampa in cui si precisa che «nell’ambito delle disposizioni e dei provvedimenti che stanno via via assumendo in queste ore le autorità competenti, allo scopo di prevenire la possibile diffusione del Coronavirus, il Comune di Senigallia ha deciso di rinviare a data da destinarsi la festa di Carnevale in programma oggi pomeriggio». Il vicesindaco Memè ha parlato di una scelta che va di pari passo con quanto deciso ad Ancona, Falconara Marittima e Fano.
Dell’ultima ora è poi la comunicazione da parte del sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi della chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, dalle 00 del 26 febbraio alle 24 del 4 marzo prossimo. Una decisione presa in via precauzionale dato che non ci sono casi in regione ma che sono invece aumentati nella vicina Emilia Romagna, con un positivo nel riminese.
A Senigallia – nonostante la psicosi generata da un falso allarme diffuso soprattutto via Facebook con pesanti conseguenze in particolar modo, ma non solo, per una struttura alberghiera – non si sono registrati casi di contagi da coronavirus (covid 19). E proprio questa situazione ha lasciato un po’ l’amaro in bocca nelle associazioni, circoli e gruppi sociali che hanno lavorato un anno per l’allestimento dei carri. A far divertire grandi e piccini ci avrebbero pensato i carri e le maschere di Borgo Bicchia, Borgo Passera, Brugnetto, Montignano, Sant’Angelo e Vallone di Senigallia, a cui si aggiungono le “creazioni” da Mondolfo, Montemarciano, Ponte Rio di Trecastelli e Casine di Ostra e le esibizioni di vari gruppi sportivi e di danza.
«Non è un problema la decisione presa all’ultimo minuto – commenta Fabrizio Vecchi, presidente del centro sociale di Sant’Angelo nonché segretario della Pro Loco della frazione senigalliese – sapevamo che sarebbe stata presa in mattinata ed eravamo pronti sia per la sfilata che per il rinvio del carnevale; diciamo che ce l’aspettavamo. Il vero nodo è il rinvio: questo si che ci crea problemi, perché sicuramente non sarà scelta nel breve periodo la data per il recupero della sfilata dato che il motivo è legato all’emergenza coronavirus. Però noi, come gli altri gruppi mascherati e quanti hanno allestito i carri allegorici, abbiamo ovviamente impianti di amplificazione, generatori, trattori e carri impegnati per un periodo indefinito e quando verrà scelto di far la sfilata, potremmo non averli più a disposizione. Inoltre anche la partecipazione delle persone potrebbe non essere la stessa».
Sicuramente se si fosse svolto il carnevale, «la partita si sarebbe chiusa qui per tutti: per i partecipanti, per la città, per l’amministrazione e anche – prosegue Vecchi – per coloro che hanno messo a disposizione le attrezzature. Inoltre le condizioni della giornata e il fatto che Senigallia sia lontana da qualsiasi focolaio di coronavirus avrebbero giocato a favore. Solo noi abbiamo circa 90 soggetti mascherati ed eravamo molto entusiasti. Speriamo che quando e se verrà recuperata la sfilata, questo entusiasmo non venga meno».