CORINALDO – Torna a riunirsi dal vivo il consiglio comunale corinaldese. La seduta si terrà martedì 30 giugno al teatro “Carlo Goldoni” e sarà aperta anche alla cittadinanza. Il pubblico però avrà l’obbligo di indossare i dispositivi di sicurezza anticontagio. Una buona notizia per la ripresa delle attività politiche: nonostante la tecnologia venisse in aiuto dei cittadini sulla questione trasparenza, ora i cittadini potranno assistere dal vivo alle sedute consiliari.
All’ordine del giorno (consultabile anche sul sito www.corinaldo.it) della seduta che avrà inizio alle ore 21, ci sono l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2019 e l’approvazione accordo disciplinante le attività del Comune di Corinaldo nell’ambito del progetto “Be your hero”- Azione province giovani anno 2019.
Prima però, spazio alle interrogazioni, tra cui quella del gruppo di minoranza “In movimento – Corinaldo c’è” sulla situazione di alcune strade inserite nel territorio di competenza del comune di Corinaldo ma che restano sospese in una sorta di limbo per quanto riguarda la loro classificazione: in poche parole, strade che non sono state identificate come private, ma nemmeno come vicinali di uso pubblico.
L’interrogazione parte dal fatto che alcuni tratti di strada di fatto sono pubblici perché l’amministrazione provvede alla loro manutenzione pur non essendo di sua competenza, ma solo perché non sarebbero mai stati ultimati degli interventi. In pratica, spiega il capogruppo di minoranza Luciano Galeotti, le varie amministrazioni che si sono succedute non hanno mai realizzato in alcune zone strade vicinali a uso pubblico e si sono occupate di quelle che sarebbero private, producendo una situazione ibrida su cui lo stesso consigliere vuole vederci chiaro. «La ragione risiede nel fatto che – continua Galeotti – le amministrazioni comunali che si sono succedute non avendo adempiuto alla realizzazione definitiva di un tratto stradale limitrofo che avrebbe dovuto svolgere idonea e similare funzione, hanno inteso “riparare” dedicandosi alla manutenzione del tratto di strada in oggetto riconoscendolo de facto quale strada vicinale ad uso comune e producendo un vincolo giuridico riconosciuto dall’ente pubblico e dai cittadini residenti, in definitiva una consuetudine per tutti gli effetti derivanti».
Del tema si era già occupato lo stesso consigliere e l’amministrazione comunale corinaldese, la quale però non aveva mai portato a termine il progetto di revisione del catasto delle strade extraurbane primarie e secondarie iniziato nel 2012. Dato che altre città delle Marche come Fossombrone (PU) o Pieve Torina (MC) hanno già regolamentato a tal proposito risolvendo la questione, il capogruppo di “In movimento – Corinaldo c’è” chiede alla giunta guidata dal sindaco Principi «di rendere nota in sede di assemblea consiliare la denominazione delle strade secondarie che allo stato attuale rientrano in una classificazione “ibrida” e se vi è la volontà di giungere ad una regolamentazione definitiva e chiara ai concittadini interessati ed alla collettività». I tempi secondo Galeotti sono più che maturi.