SENIGALLIA – Senigalliese di nascita, ma emiliana di formazione artistica, Roberta Giallo è uno dei volti più promettenti della musica italiana. Nella sua carriera ha avuto la possibilità di collaborare al fianco di artisti del calibro di Lucio Dalla e Samuele Bersani, arrivando addirittura ad aprire il concerto di Sting.
La settimana scorsa Fiorello l’ha invitata nel suo programma “Edicola Fiore”, Roberta ha subito incuriosito e richiamato l’attenzione di ascoltatori e addetti ai lavori, In questa intervista si racconta a Centropagina.
Roberta, da dove è partita questa sua esperienza televisiva al fianco di Fiorello?
«Sono stata segnalata a Fiorello da una radio romana nella quale ero intervenuta, dopo circa 2-3 settimane è arrivato ufficialmente l’invito: partecipare ad Edicola Fiore, avendo sempre apprezzato Fiorello per il suo talento e la sua versatilità è stato per me un grande piacere».
Quindi è anche una fan di Fiorello…
«Lo ammiro molto, è un artista fuori dalle righe e questa partecipazione ad Edicola Fiore mi ha trasmesso tantissimo, il semplice spirito di strada mischiato al mondo della televisione, è un bel mix, ho colto l’umanità in tutte le sue sfaccettature».
Qual è la storia di Roberta Giallo?
«Diciamo che posso essere accostabile ad un genere pop, ma una cosa è certa non voglio piacere per forza, ho invece la speranza di piacere attraverso qualcosa di autentico. Dopo anni di gavetta in Italia e all’estero ho avuto la possibilità di dare una svolta, di rompere il ghiaccio e diciamo che la “Giallomania” sta prendendo piede».
Quando è iniziato tutto?
«Questo è il lavoro che ho sempre voluto fare, la convinzione si è trasformata in possibilità concreta intorno ai 18 anni dopo aver vinto un concorso Algida, ora posso dire che tutto è in divenire».
Senigalliese di nascita, ma ormai bolognese di adozione cosa ha significato questo cambio di città nella sua vita?
«Sono arrivata a Bologna negli anni dell’università, poi ho incontrato tantissime persone che mi hanno indiscutibilmente aiutato nel mio percorso di crescita artistico ed umano, tra tutte mi viene in mente Lucio Dalla che intervenne addirittura in un mio progetto. Senigallia mi ha dato i natali, Bologna le ali».
Un ritorno “ a casa” è possibile?
«Spero di avere l’occasione di intervenire in una delle grandi manifestazioni senigalliesi, penso ad un Caterraduno ad esempio, la voglia di tornare e di mostrare ciò che so fare è tanta».