Senigallia

Rognoli lascia: «Totale disinteresse dell’amministrazione per il porto di Senigallia»

L'ingegnere si dimette da amministratore unico della Gestiport: «Sono mesi che non ricevo risposte dal sindaco, l'assessore al porto non esiste: la mia permanenza è inutile e fuori luogo»

Il porto di Senigallia
Il porto di Senigallia

SENIGALLIA – Anche al porto c’è fermento dopo la lettera di dimissioni di Mauro Rognoli dalla carica di amministratore unico della Società Gestiport spa. Una lettera in cui vengono mosse precise accuse all’amministrazione comunale, alla giunta Olivetti e al sindaco in primis, responsabili a vario titolo di non tenere in alta considerazione il porto della Rovere. La lettera è stata consegnata a mano ai messi del Comune di Senigallia lo scorso 13 luglio ma solo recentemente si è venuti a conoscenza dell’episodio. Rognoli, amministratore unico della società Gestiport che gestisce – come il nome suggerisce – i servizi portuali, lamenta scarso interesse sull’infrastruttura portuale della spiaggia di velluto.

A partire dalla mancata firma di un impegno di spesa di 4mila euro per la sistemazione degli ormeggi nella darsena N. Bixio, che si protrae dall’agosto del 2022, e di cui non è mai arrivata risposta. Proprio tale «mancanza di risposta, fosse anche negativa, dimostra il totale disinteresse dell’Amministrazione Comunale per il porto di Senigallia – spiega l’ing. Rognoli – ed in particolare per il settore della Piccola Pesca, senza rendersi conto che il porto di Senigallia è un porto classificato per l’esercizio della Piccola Pesca e che ‘la passerella’ del settore nautico neppure esisterebbe se terminasse la Piccola Pesca che giustifica il mantenimento della classe portuale».

Ma questo è niente rispetto alla questione del mancato dragaggio dell’ingresso al porto. Un problema che si protrae da tempo, rendendo difficoltoso e rischioso l’accesso alle banchine da parte delle imbarcazioni di pescatori e diportisti. «Da oltre un anno impedisce a imbarcazioni e pescherecci un sicuro accesso: nessuna risposta del Comune, nessun progetto, nessun appalto ed addirittura spreco degli incentivi pubblici a copertura della relativa spesa». 

L’amministratore della Gestiport se la prende poi con i referenti politici di tale situazione. «L’assessore al porto di fatto non esiste, e comunque non si occupa del porto», è la stoccata verso Elena Campagnolo; e poi critica l’atteggiamento di Massimo Olivetti: «sono mesi che attendo di avere un incontro con lei, sindaco, per illustrarle la situazione; e sono mesi che non ricevo riscontro neanche da lei, anche se ad ogni incontro casuale mi ripete la frase “io e te dobbiamo parlare”». Da qui la riflessione: «La mia permanenza in Gestiport è del tutto inutile ed addirittura fuori luogo. Pur assicurando la gestione ordinaria sino alla mia sostituzione, rassegno le mie dimissioni».