Senigallia

Rubavano sotto l’ombrellone, denunciati

I carabinieri di Senigallia hanno denunciato due cagliaritani sorpresi da una bagnante a rovistare nel marsupio del suo vicino di ombrellone. La giovane ha filmato l'accaduto con il cellulare. Grazie alle immagini e ad un'operazione di ricerca sono stati identificati

Carabinieri

SENIGALLIA- I Carabinieri hanno denunciato un 21enne e 22enne, entrambi di Cagliari, per il reato di concorso in furto aggravato. A finire nei guai due venditori ambulanti di granite sulla spiaggia di velluto, “pizzicati con le mani nel sacco” da una ragazza che li ha ripresi con il suo telefonino mentre prendeva il sole in spiaggia all’altezza di lungomare Mameli nel lido “Acquapazza”. I due sono stati immortalati sotto un ombrellone mentre rovistavano nel marsupio del vicino della ragazza che in quel momento si era allontanato per andare a fare il bagno. La giovane ha chiamato subito il “112”. Ai carabinieri la ragazza ha mostrato il filmato appena registrato che poi ha inviato con WhatsApp sul telefonino di uno dei due Carabinieri di pattuglia. Immediatamente sono state diramate le ricerche dei due ladri anche alle altre pattuglie sul territorio. Poco dopo i carabinieri della Stazione di Marzocca, che nel frattempo si erano avvicinati verso il centro, hanno intercettato i due venditori di granite a piedi nei pressi dell’area portuale. I due alla vista dei militari hanno lasciato cadere il portafogli che subito recuperato era stato già vuotato. Poi appena bloccati, hanno ammesso di aver commesso il furto ed hanno restituito il denaro. Si trattava di 60 euro. Uno dei due aveva trattenuto la banconota di 50 euro, mentre l’altro quella di 10 euro. Nel proseguo delle indagini è stato identificato il derubato il quale giunto in caserma, dopo aver ispezionato il suo borsello, si è accorto dell’assenza del telefonino marca Wiko. I due ragazzi a quel punto, messi davanti all’evidenza dei fatti, hanno condotto i Carabinieri nuovamente sul lungomare Mameli dove in un anfratto hanno fatto recuperare l’apparecchio che avevano in precedenza nascosto. La refurtiva quindi interamente rinvenuta è stata restituita al malcapitato.

I due, invece, dopo essere stati sottoposti al foto-segnalamento, sono stati rimessi in libertà. Per loro scatterà la denuncia per concorso in furto pluriaggravato dall’uso della destrezza e dal fatto commesso su cose esposte alla pubblica fede.