Senigallia

Ruspe in spiaggia a Senigallia: anticipano moto e polemiche

I lavori per la realizzazione di una pista per il beach cross sull'arenile fanno scattare come l'anno scorso le proteste degli ambientalisti del "Comitato per la salvaguardia della spiaggia di ponente"

La pista da beach cross realizzata sulla spiaggia di Senigallia
La pista da beach cross realizzata sulla spiaggia di Senigallia

SENIGALLIA – Torna la manifestazione sportiva “beach cross”, tornano anche le proteste degli ambientalisti che considerano la spiaggia di velluto un bene da tutelare da eventi considerati molto impattanti. Con il mese di gennaio, oltre al rumore delle ruspe impegnate nella realizzazione della pista per le moto da cross sul lungomare Mameli, si fanno sentire anche le critiche di alcuni cittadini riuniti nel “Comitato per la salvaguardia della spiaggia di ponente”.

Una formazione spontanea da parte di quanti ritengono un errore far approdare prima le ruspe e poi le moto in un tratto di spiaggia che già risente dello stravolgimento dovuto agli eventi estivi. Nella stessa area infatti dove si svolgono gli Xmasters a luglio o la festa hawaiiana del Summer Jamboree ad agosto, ecco arrivare infatti i mezzi per movimentare la sabbia e creare a fianco alle dune che il Comune si sforza di salvaguardare una pista per le moto da cross, protagoniste dal 18 gennaio al 2 febbraio delle prove e del primo trofeo città di Senigallia.

«Eccole di nuovo le ruspe che smuovono, ribaltano, rimescolano, distruggono quel tratto di spiaggia che dopo gli “eventi” estivi tornava a ricomporsi, a ricompattarsi, a rivivere – rendono noto dal “Comitato per la salvaguardia della spiaggia di ponente” -. Ma poco conta la tutela dell’ambiente, il rispetto dell’habitat naturale del fratino; poco conta il pericolo di inquinamento di fronte al bisogno di pochi di divertirsi. Centinaia e centinaia di metri quadrati di spiaggia deturpati per una pista di motocross: oli e gas di scarico dei motori che andranno a mescolarsi con la sabbia e a dissolversi nell’aria. Chiunque voglia fare una passeggiata al mare venga sul lungomare Mameli a respirare la brezza marina durante lo svolgimento delle gare e degli allenamenti del motocross e allora, solo allora, esprima il suo parere». 

«Ma il nostro “disappunto”, oltre che verso gli organizzatori, si rivolge all’amministrazione comunale – continuano dal “Comitato” – che si professa rispettosa dell’uomo e del  territorio e poi autorizza questo genere di manifestazioni. Chiediamo che in futuro vengano fatte scelte diverse e più responsabili; scelte compatibili con l’ambiente e le persone che ci vivono. Chiediamo anche a chi la pensa come noi si sostenerci, di aiutarci a far conoscere questo problema; vogliamo provare a sensibilizzare i nostri concittadini perché crediamo veramente che la spiaggia libera sia un bene comune che non può essere sfruttato e monopolizzato per l’interesse di pochi».