SENIGALLIA – Prima i temi, poi i nomi. Questo il percorso che Maurizio Perini, capogruppo di Progetto In Comune, ipotizza come il migliore in vista delle elezioni comunali della primavera 2020. Un iter diverso da quanto finora visto perché al centro ci siano le questioni fondamentali per i cittadini, da portare avanti poi in consiglio comunale, e non il solito valzer delle poltrone.
Il tema vero non sono tanto le primarie di partito o di coalizione, ma la prospettiva di governo futura, attorno alla quale costruire un percorso serio prima delle elezioni. «L’esperienza di Progetto In Comune ha dimostrato che una lista civica, autonoma ed aperta al dialogo, possa portare a frutto un 4% di voti fecondando abbondantemente l’azione di governo di una maggioranza politica solida come quella del centrosinistra e portando all’attenzione di tutti temi che divengono poi azione amministrativa concreta. Ne sono esempio la nascita del comitato delle associazioni e gruppi di Protezione Civile, le campagne forti sul tema dei vaccini, le iniziative importanti in ambito culturale e turistica. Risultati importanti, che nessuno può contestare, raggiunti attraverso la prassi del “giusto mezzo” di Cavouriana memoria, ed un dialogo costante appunto sulle cose da fare».
Ma ci sono temi ancora irrisolti su cui Perini pone l’accento in vista delle elezioni amministrative 2020 perché si possa progettare una strada condivisa che porti a una soluzione definitiva del problema. Tra questi, i parcheggi e l’accessibilità al centro storico, che potrebbero essere affrontati partendo magari dalle strutture inutilizzate dell’ex azienda di soggiorno e dell’ex hotel Marche e dalla riqualificazione urbanistica dell’area.
Il tema ambientale e della sicurezza: dopo l’ultimo recente crollo di un albero che si è appoggiato a una casa per fortuna senza ferire alcun passante, si deve rivedere l’impatto che certe piante hanno sulle persone, sulla qualità della vita, ma anche sull’asfalto e sui sottoservizi, soprattutto nelle aree densamente abitate.
Poi c’è lo sviluppo delle tante associazioni sportive sul territorio, che – secondo Perini – «deve procedere nonostante gli spazi pubblici disponibili siano limitati», sottolineando quindi l’importanza del dialogo tra le varie realtà cittadine.
Infine la sanità e il turismo: per la prima servono «strategie politiche forti che creino condivisione e non frizioni» a ogni livello della società; per il secondo Senigallia ha bisogno di «reinventarsi, consolidarsi e dare prospettiva ai tanti giovani che hanno iniziato a fare impresa in questo settore».