Senigallia

Sanità, in consiglio regionale il futuro della casa della salute di Arcevia

Dopo la lettera del sindaco Perticaroli, l'assemblea legislativa delle Marche discuterà dei servizi da mantenere e potenziare grazie a un'interrogazione del PD presentata da Volpini e Giancarli

La Casa della salute di Arcevia attende da anni il riconoscimento come ospedale di comunità
La Casa della salute di Arcevia attende da anni il riconoscimento come ospedale di comunità

ARCEVIA – La situazione della casa della salute del comune torna nel dibattito consiliare regionale. Un’interrogazione, la n.845, sarà presentata dai consiglieri del Partito Democratico Fabrizio Volpini ed Enzo Giancarli per chiarire il futuro dell’ex ospedale, dando così seguito all’amaro sfogo del sindaco Dario Perticaroli di alcune settimane fa.

La struttura ospedaliera di Arcevia era stata convertita in ospedale di classe C, una postazione di pronto soccorso con poliambulatorio già anni fa (nel 1999), ma le recenti riorganizzazioni della rete socio-sanitaria regionale avevano dato luogo a un’ulteriore trasformazione: quella in “casa della salute” come prospettato dalla determina della giunta regionale n.452 dell’aprile 2014 e confermato poi con il decreto ministeriale n.70 del 2015. Successivamente, con la DGR 139/2016 si è proceduto alla rinomina delle Case della salute di tipo C (come appunto quella di Arcevia o Castelfidardo) in Ospedale di Comunità, specificando che nella struttura di Arcevia fossero aggiunti i relativi posti letto per le cure intermedie, nonché mantenuti i servizi presenti e la postazione medico assistenziale H24. Servizi e prestazioni però non previsti dalla determina del Direttore dell’Area Vasta 2 n. 1044/AV2 del 5 luglio 2018 con la quale di fatto si è declassata la struttura di Arcevia a Casa della Salute di tipo B (cure integrate e residenzialità), poco più di una casa di riposo.

E oggi? Secondo Volpini e Giancarli, la struttura sanitaria di Arcevia ha la continuità assistenziale, il 118, il punto prelievi, il CUP, specialisti ambulatoriali, la radiologia, 20 posti letto con pazienti curati in reparto da medici di medicina generale.
Secondo Perticaroli – che nell’agosto scorso ha scritto una lettera al presidente della Regione Luca Ceriscioli, al direttore generale Asur Alessandro Marini e al direttore di Area Vasta 2 Giovanni Guidi – la situazione è ben diversa. Da molto tempo non sarebbe più attivo il presidio medicalizzato H24; mancherebbero anche alcuni specialisti prima presenti; il servizio di radiologia sarebbe sospeso per mancanza di personale medico e/o tecnico, mentre i posti letto sarebbero in costante diminuzione.

Il quadro dipinto presenta dunque evidenti difformità, su cui va fatta chiarezza: un servizio o viene erogato oppure si dichiari ufficialmente che non è disponibile. Nonostante questo però la popolazione arceviese chiede da tempo di mantenere i servizi attuali in attesa di un potenziamento promesso da anni. In questa direzione va anche l’interrogazione dei due consiglieri Pd rivolta al presidente della Giunta regionale, per sapere se è a conoscenza della modifica dei servizi nella struttura sanitaria di Arcevia; quali provvedimenti si intendono prendere per mantenere tutti i servizi esistenti nella struttura sanitaria stessa e potenziare quelli mancanti come da programmazione sanitaria.

L’Assemblea legislativa regionale ne discuterà martedì 1 ottobre, alle ore 10, presso la sala consiliare di via Tiziano, ad Ancona, dopo i punti all’ordine del giorno sulle attività consultoriali, su pesca e turismo, sul cinema documentario e sulla riduzione del rischio da gioco d’azzardo patologico. E’ possibile seguire le sedute via web collegandosi all’indirizzo ww.assemblea.marche.it.