SENIGALLIA – La questione sanità in città sta preoccupando non poco la comunità senigalliese e la polemica infervora: sulla situazione interviene il Presidente del Consiglio comunale di Senigallia Dario Romano.
«La tematica della sanità è al centro del dibattito politico da diversi anni, ancora di più in questi mesi dove bisogna sviscerare al meglio gli argomenti e approfondirli nelle sedi istituzionali competenti. Se, difatti, lasciassimo che qualsiasi associazione o comitato (che pur vanno rispettati e ascoltati, sia chiaro, quando non strumentalizzati o politicizzati) si sostituisse agli organismi istituzionali, ci sarebbe un vero e proprio fallimento dell’esercizio democratico.
Dall’ altro lato, tra i gruppi di maggioranza e soprattutto-opposizione, sarebbe augurabile maggiore chiarezza, unità di intenti e progettualità sulle proposte da portare avanti, al netto di richieste estemporanee e di breve periodo. Ad oggi, infatti, al netto dei percorsi istituzionali che possono avere passaggi più o meno brevi, esistono ben 3 documenti di natura diversa presentati da 4 gruppi di opposizione e relativi alla Sanità.
Pertanto, rispetto alla possibilità di convocare il consiglio comunale durante le vacanze estive o a Ferragosto, quindi, da parte mia come sempre c’è massima apertura e ascolto, data l’importanza del tema, ma visti i fatti sopra elencati suggerirei di seguire un altro percorso, più ordinato, proprio perché l’argomento della Sanità dovrebbe essere caro a tutti. Penso che un passaggio in Commissione, al fine di cercare la condivisione di intenti necessaria a rendere la voce del Consiglio Comunale unica e forte, sia dovuto, al di là di qualsiasi Partito o Movimento o Comitato che possano mettere la bandiera su di un tema così delicato.
Pertanto proporrei e suggerirei di far convocare, per l’ultima settimana di agosto o comunque subito dopo le vacanze estive (in modo che tutti gli attori coinvolti possano essere presenti per portare il proprio contributo) la commissione competente o, in alternativa, una conferenza dei capigruppo per valutare l’opportunità di convergere su un documento unitario firmato dai gruppi di maggioranza e opposizione. Da lì poi si potrà andare in Consiglio Comunale, possibilmente con un atto condiviso, per avanzare una proposta organica su questa importante e delicatissima tematica».