SENIGALLIA – La giunta Acquaroli «deve cambiare registro» per ciò che concerne la sanità. A sostenerlo è il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia che minaccia nuove manifestazioni di protesta sotto la Regione. Il tema è ancora la carenza di servizi, strutture, personale e attrezzature che si riversa ormai da anni sull’utenza senigalliese, costretta ad anche lunghe fughe in altri ospedali, o a dover attendere mesi per le visite mediche specialistiche.
«Noi del comitato critichiamo giornalmente e aspramente la giunta Acquaroli e l’assessore Saltamartini per non ascoltare le necessità dei senigalliesi. Così come abbiamo fatto prima: scontiamo la politica dei governi regionali passati. Quello che manca è il “mea culpa” del PD per i 10 anni passati quando invece c’era eccome la rappresentanza politica di Senigallia sia in Regione che in Comune».
Secondo gli esponenti del comitato, proprio la rappresentanza politica territoriale è oggi la causa dei mancati correttivi alle politiche sanitarie degli anni precedenti. «La Regione a Sud di Ancona ha assessori Saltamartini e Castelli, a est ha l’ass. Ciccioli che difende Fabriano ma a nord salta a piè pari Senigallia, che non ha assessori che la difendano, per riprendere da Fano in su con l’ass. Baldelli che difende a spada tratta il suo territorio. A Senigallia c’è solo il sindaco Olivetti, che ha già diffidato la Regione chiedendo una riqualificazione del nostro ospedale, quindi la si smetta di tirarlo in ballo perché lui ha già coinvolto tutti i sindaci (9 con lui) del distretto sanitario, e che si batte per la salute dei cittadini. Ma anche lui inascoltato, fino ad ora».
Da qui l’appello alle forze politiche, tutte, di remare nella stessa direzione perché Senigallia abbia prestazioni e strumentazioni sanitarie al pari degli altri, senza dover rincorrere ogni volta il potenziamento che riguarda altri nosocomi. «La nostra proposta è quella di fare un ospedale territoriale con i comuni a nord di Ancona (Falconara, Montemarciano e Chiaravalle) perchè Senigallia, con una popolazione di circa 100mila abitanti compresi i comuni del distretto, senza considerare l’incremento durante la stagione turistica, non può essere trattata come la cenerentola dell’Area vasta 2».