SENIGALLIA – Non cessano i disservizi al laboratorio analisi dell’ospedale Principe di Piemonte. A pochi giorni dalla situazione di caos creata dalla carenza di personale – appena tre amministrativi, di cui uno in malattia – a cui non si riesce nemmeno a garantire le ferie, segnalata dal “Comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia”, ecco che nuove disposizioni organizzative costringono l’utenza a fare tre file diverse per prenotare, effettuare e ritirare gli esami presso diverse palazzine della struttura di via Cellini.
Il comitato segnala che i cittadini devono fare infatti una prima fila per la prenotazione dell’esame al laboratorio analisi, dove c’è ancora il limite a 50 prelievi al giorno, quando fino a pochi anni fa erano almeno il triplo; una seconda per il pagamento presso la cassa al Cup, in altra palazzina dell’area ospedaliera e infine una terza per il ritiro del referto presso la radiologia. Una situazione insostenibile, che crea confusione nell’utenza e porta pian piano a rivolgersi alla sanità privata.
«Bisogna respirare profondamente per non essere stravolti da questa decisione per noi inconcepibile, per usare un eufemismo. Dopo tutti i comunicati, le lettere ufficiali, gli incontri – lamentano dal Comitato – questa sarebbe l’organizzazione che l’Area vasta 2 ha deciso per il laboratorio di Senigallia? E secondo loro questo sarebbe il modo di andare incontro ai cittadini, di rivitalizzare il laboratorio pubblico e di snellire le procedure organizzative?»
Una proposta, avanzata dalla d.ssa Francesca Brecciaroli, responsabile della uoc di patologia clinica, era quella di spostare le attività amministrative e il relativo personale del laboratorio analisi al cup dell’ospedale senigalliese, liberando quindi risorse umane per le attività di back office che spesso vengono lasciate indietro per fare il front office. La conseguenza è che ci sono ritardi nello sviluppo dei referti, che ricadono poi sull’utenza. Ma anche questa soluzione sarebbe stata accantonata per un sistema a tre file che sicuramente ha il difetto di complicare la vita degli utenti.
L’ultima lamentela del Comitato cittadino è la differenza con le altre realtà all’interno dell’Av2: «Nessun laboratorio della Av2, Fabriano e Jesi, ha questa organizzazione: tutti hanno accettazione e prelievo in un posto e la cassa e il ritiro in un altro sportello. Quindi al massimo due file in tutta la Av2, ma noi che siamo speciali e ne facciamo fare tre. I cittadini ringrazieranno certamente».