Senigallia

Sanità, liste di attesa infinite: dal comitato di Senigallia nuovo appello

La richiesta alla dirigenza Ast è di risolvere velocemente il problema che penalizza soprattutto le categorie più fragili e quindi si trasforma anche in una discriminazione sociale

La palazzina dell'ospedale di Senigallia che ospita il reparto di odontostomatologia e chirurgia orale ed il sert
La palazzina dell'ospedale di Senigallia che ospita il reparto di odontostomatologia e chirurgia orale ed il sert

SENIGALLIA – Torna a incentrarsi sulla sanità pubblica in generale, e sulle liste di attesa in particolare, la discussione politica a Senigallia. Complice una moltitudine di segnalazioni che sono giunte al comitato cittadino a difesa dell’ospedale che permette di comprendere con chiarezza il malcontento diffuso tra la popolazione.

C’è chi parla di porte chiuse senza alcuna persona dentro un ambulatorio mentre fuori le persone sono in attesa di fare un controllo; chi sottolinea la scarsità di prenotazioni giornaliere disponibili per esami e prelievi; chi se la prende con l’organizzazione che punta a spendere meno risorse e quindi a offrire meno servizi per poi esternalizzarli, invece di investire e puntare in alto; e chi infine accusa l’apparato dirigenziale di auto moltiplicarsi senza ottenere risultati concreti almeno sulla riduzione delle liste di attesa.

Una delle ultime segnalazioni riguarda una paziente con disabilità: «Per fare un ecografia all’addome superiore per una ragazza disabile c’è posto solo a San Severino o Camerino ad ottobre. Non aggiungo altro».

Così il comitato per l’ospedale senigalliese torna a farsi sentire: «nonostante i tanti proclami, non c’è nulla di concreto per le liste d’attesa. Le critiche che arrivano sono sempre in merito all’organizzazione, mentre rimane intatta la fiducia su tutto il personale sanitario che nonostante sia ridotto all’osso mette tutta la professionalità, competenza e dedizione per cercare di mitigare le criticità e soddisfare le esigenze dei pazienti».

Anche il trasloco di un reparto diventa difficile. Il caso è quello di odontostomatologia. A Senigallia viene portata avanti un’azione di prevenzione per la patologie tumorali orofaringee, oltre alle cure per le patologie odontoiatriche dei più fragili. Bene, da più di due anni, sostiene il comitato, esistono le risorse per il trasloco ma non si riesce a procedere come promesso al suo spostamento. Eppure il problema è enorme per le famiglie con persone disabili che devono ricorrere alle cure odontoiatriche specialistiche ad hoc per le persone più fragili. «E’ veramente un controsenso che chiediamo alla direzione di sanare quanto prima» commentano amareggiati dal comitato senigalliese.