Senigallia

Meno prenotazioni al laboratorio analisi di Senigallia, insorge il comitato

«Ci hanno chiesto di pazientare e collaborare ma dopo tre anni e nessun problema risolto, le promesse sono ancora tutte lì» commentano i senigalliesi scontenti della nuova organizzazione

Manifestazione di protesta per la sanità pubblica del comitato cittadino a difesa dell'ospedale di Senigallia
Manifestazione di protesta per la sanità pubblica del comitato cittadino a difesa dell'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – Nuova organizzazione e nuovi servizi al laboratorio analisi locale dove, a partire dal mese di maggio, sarà possibile effettuare le prenotazioni per il prelievo venoso senza ricetta medica. Mentre questa possibilità è ben accolta, la riorganizzazione è invece osteggiata dal comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia che chiede più esami giornalieri e un confronto con l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini.

La prenotazione per i prelievi potrà essere fatta sia telefonicamente, contattando il CUP regionale (numero verde 800-098798 da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13) sia di persona, recandosi direttamente presso gli sportelli CUP del territorio dell’Azienda Sanitaria Territoriale di Ancona con modalità e orari presenti nella Guida ai Servizi del sito: www.asur.marche.it (sotto la voce “Cittadini”). Per tali prenotazioni è stata aperta una apposita agenda informatizzata, con regole regionali identiche per tutti i laboratori analisi, che permette di ricevere, al momento, 60 accessi giornalieri, i cui numeri saranno tuttavia proporzionati sulla base dell’effettivo bisogno. Verranno mantenuti in più circa 40 accessi per non prenotati, dedicati alle urgenze e alle categorie protette.

Scelte non condivise dal comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia che interviene innanzitutto per ribadire che le 60 prenotazioni previste da maggio sono inferiori alle 80 possibili fino ad aprile; e poi per parlare di incontri, promesse e accordi con la commissaria AST 2 Nadia Storti e con l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini.

Incontri in cui sono stati snocciolati tutti gli «immaginifici progetti sulla riqualificazione dell’ospedale cittadino» che si sarebbero attuati entro breve tempo. «Abbiamo mantenuto fede alla nostra promessa di pazientare e collaborare ma, dopo tre anni e nessun problema importante risolto, vediamo che le promesse sono tutte ancora lì».

«Alle nostre proposte frutto di esperienza di chi nella sanità ha lavorato a lungo e che potrebbero risolvere alcune situazioni è stato fatto buon viso ma cattivo gioco. Avremmo desiderato toccare con mano subito veri e sostanziali cambiamenti e vedere il mantenimento delle promesse fatte ai cittadini. Così come avevamo creduto alla dr.ssa Storti la quale aveva promesso che ci saremmo incontrati per confrontarci prima di dare inizio al cambiamento. All’assessore alla sanità  Saltamartini chiediamo un incontro per i dovuti chiarimenti» conclude la vicepresidente del comitato cittadino Daniela Sabbatini.