SENIGALLIA – Brutte notizie per i pazienti dell’ospedale di Senigallia, dove ieri, 21 dicembre si è rotta la tac. Come spesso accaduto in questi ultimi anni. La comunicazione è arrivata ieri ma non è un caso isolato e ciò ha suscitato le critiche dei cittadini, non solo dei pazienti interni all’ospedale.
«Ancora una volta si è rotta la Tac, attrezzatura vecchia, obsoleta e superata – tuona il comitato cittadino a difesa dell’ospedale di Senigallia -. I cittadini e i pazienti saranno ancora una volta dirottati per gli esami programmati in altre strutture regionali o addirittura extraregionali, e naturalmente non potranno prenotarne di nuovi. Questo il Buon Natale di questa amministrazione sanitaria ai cittadini».
Si perché il problema non è solo il fatto che vi sia un guasto tecnico al macchinario per la tac, cosa che può anche accadere (anche se data la frequenza di certi guasti…), ma anche che non vi sia una data nella comunicazione per prevedere il suo ritorno alla fase operativa. “… fino a nuova comunicazione, la Tac rimarrà ferma per guasto tecnico” dice la lettera inviata dal dirigente medico del presidio senigalliese ai direttori delle strutture di Ancona, Pesaro (Marche nord) e Jesi. «Ma come, fino a nuova comunicazione? Con un macchinario dell’età della pietra non c’è un adeguato piano di manutenzione che faccia fronte ai guasti che si vengono a creare da un minuto all’altro, cosa che questo Comitato ha già segnalato in diversi comunicati? Ormai non si è più nell’emergenza, ma nella normalità per questo macchinario. Possibile che non ci sia in programma l’acquisto di una Tac nuova e adeguata alle esigenze dei cittadini?»
In realtà l’acquisto di due nuove tac è già stato messo in bilancio: una servirà per il reparto di diagnostica e radiologia, l’altra per il pronto soccorso, così da non sovraccaricare il reparto né costringere i pazienti a trasferte interne tra i due locali. Dovrebbero arrivare proprio nei primi mesi del 2019, ma non esiste una data certa e anche questo fa infuriare il comitato che se la prende con le autorità sanitarie e politiche locali per non battersi a sufficienza per la sanità senigalliese.