Senigallia

Sanità, il Tribunale del Malato tuona contro l’ex sindaco Mangialardi

Il coordinatore del TdM di Senigallia contro il capogruppo Pd: «Quando amministrava la città, il suo silenzio sull'ospedale era assordante»

L'ospedale di Senigallia
L'ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – La situazione del pronto soccorso cittadino diventa campo di battaglia politico. Alle parole dell’ex sindaco Maurizio Mangialardi, che accusa la giunta Olivetti di non riuscire a imporsi, replica il Tribunale del Malato, coordinato da Umberto Solazzi, più volte intervenuto in tema di sanità pubblica.

«La situazione ormai al limite, e forse oltre, del pronto soccorso di Senigallia continua a essere fotografata quotidianamente dalla stampa locale e da decine e decine di segnalazioni che ricevo da cittadini sempre più preoccupati» ha affermato Mangialardi, capogruppo del Partito Democratico in Regione, commentando i tempi di attesa lunghissimi al pronto soccorso. «Ovviamente il quadro è difficile in molti territori, ma che Senigallia faccia registrare dati doppi ad Ancona e Jesi rispetto al numero dei cittadini in attesa di valutazione clinica nei pronto soccorso è onestamente molto grave. E ancora di più lo è l’imbarazzante silenzio del sindaco Olivetti, che dopo aver trasformato negli ultimi mesi Senigallia in una sorta di capitale dei movimenti No Vax, di fronte al dilagare del virus non riesce ad andare oltre qualche poco efficace atto formale, anziché imporsi e pretendere con forza misure straordinarie al presidente Acquaroli».

Pronta la replica del Tribunale del Malato “C.Urbani” di Senigallia. «Mangialardi parla di imbarazzante silenzio del sindaco Olivetti ma dimentica il suo di silenzio assai assordante nel periodo in cui lui ha amministrato la nostra città. Le nostre segnalazioni sulla situazione dell’ospedale sono rimaste inascoltate, il suo a nostro parere è stato un atteggiamento di sufficienza nei confronti del Tribunale del malato e anche degli operatori sanitari» tuona il coordinatore Umberto Solazzi. Che continua: «Nei dieci anni di assessore e nei successivi dieci anni da sindaco sono stati sacrificati i reparti di otorino, oculistica, radiologia, laboratorio analisi, fisiatria, oncologia e quasi tutti gli uffici amministrativi. Andava bene quel progetto sanitario? Solo adesso ci si accorge che è stato deleterio». Anche per il pronto soccorso sono state negli anni denunciate dal TdM varie insufficienze e criticità, anche quelle inascoltate.