Senigallia

Scuola, la dirigente Fulvia Principi va in pensione: il saluto del liceo Perticari

Ricordate la visione e l'operato della preside che ha guidato e accompagnato lo storico istituto superiore di Senigallia nei tre anni contrassegnati dal covid con «tutta la sua determinazione, il suo coraggio e la sua umanità»

Fulvia Principi
Fulvia Principi

SENIGALLIA – All’arrivo della pensione, la comunità scolastica è solita ringraziare chi si è impegnato durante il percorso professionale ed educativo. Ma ci sono dei docenti e dei dirigenti d’istituto che lasciano il segno. Così è successo al liceo classico “Giulio Perticari” di Senigallia, guidato dall’anno scolastico 2019/2020 al 2021/2022 dalla preside Fulvia Principi. Un periodo contrassegnato da una delle più grandi emergenze sociali e sanitarie degli ultimi decenni, durante il quale però Principi non ha mai fatto mancare il personale apporto e soprattutto una visione di scuola come comunità di persone. Proprio questo aspetto è stato sottolineato dall’istituto Perticari: «oltre che guidare lo storico liceo, lo ha accompagnato nel vero senso della parola; lo ha accompagnato nel percorso quotidiano e nello sforzo costante di trasformazione della scuola in quella stessa “comunità scolastica” che ne riconosce e apprezza i meriti e la passione». 

Al centro della politica della dirigente Principi c’è una «comunità accogliente e al contempo rigorosa, protettiva e al contempo protesa allo sviluppo e alla crescita dei singoli, comprensiva e al contempo esigente, una comunità attenta ai bisogni di tutti – per primi gli studenti, poi le famiglie, il personale docente e non docente. Una visione caratterizzata anche dal desiderio tangibile di una realtà vissuta in stretta connessione con il territorio di appartenenza, con le sue problematiche, le sue potenzialità e con le sue peculiarità culturali, storiche e sociali». 

Per rafforzare il senso di accoglienza ed inclusione della comunità scolastica, la dirigente Fulvia Principi si è battuta impegnandosi – ricordano dal Perticari – con «tutta la sua determinazione, il suo coraggio e la sua umanità». Notevoli i risultati concreti ottenuti, sia nel potenziare la scuola sia con strutture materiali (un esempio: il ‘Giardino della salute’ per valorizzare il parco esterno della scuola, incentivare le attività motorie degli studenti e la loro spontanea socializzazione all’aria aperta), sia con le infrastrutture tecnologiche, didattiche ed amministrative, sia dal punto di vista delle metodologie e delle attività didattiche con un consistente ampliamento dell’offerta formativa e delle occasioni di incontro per gli studenti al di là dell’orario scolastico, come la tradizionale Notte dei Licei Classici e del Liceo ad indirizzo Economico Sociale.

Se tutto questo rischia di sembrare la normalità in un momento storico in cui si pretende tutto e subito, c’è da sottolineare come all’aumento delle competenze manageriali richieste ai presidi spesso non si accompagni un percorso al fianco degli studenti e delle studentesse. Così sempre dallo storico liceo senigalliese spiegano che con l’entrata in vigore della scuola dell’autonomia, il pericolo fosse quello di lasciare sullo sfondo le qualità didattiche ed educative scambiando la scuola per un’azienda. La prof.ssa Fulvia Principi ha però «saputo trovare una strada diversa, rispondendo non solo ai vincoli burocratici e alle stringenti regole dei numeri (degli iscritti, dei bilanci in attivo, dei PON sottoscritti, delle valutazioni ecc.), ma spendendosi con sensibilità, intelligenza, interesse prioritario per i bisogni formativi dei propri ragazzi e tempo appositamente dedicato, nel prendersi cura delle relazioni umane considerandole elementi fondanti del tessuto scolastico». 

Secondo i referenti del liceo “orfani” della dirigente Principi che ha raggiunto la pensione, questa è la differenza tra un burocrate e una guida, tra regole e relazioni, numeri e valori, tra pretese e disponibilità, pur in un periodo travagliato come quello contrassegnato dal covid, dagli allarmi continui, dalla didattica a distanza. Queste sono dunque la consapevolezza e la ricchezza che rimarranno nel tessuto scolastico e nei giovani cittadini di oggi e di domani.