SENIGALLIA – Ammonta ad appena 30mila euro la cifra che l’amministrazione comunale intende impiegare per i lavori di messa in sicurezza della scuola Pieroni di Montignano, chiusa una settimana prima dell’inizio dell’anno scolastico per alcune fessure sui muri dell’edificio. Ora la notizia, data in commissione consiliare, che la situazione non sembrerebbe essere così grave come ipotizzato all’inizio dell’a.s. 2021/2022, con conseguente trasferimento degli alunni della frazione nei plessi di Marzocca.
A sottolineare il tutto ci ha pensato la consigliera comunale del Pd Chantal Bomprezzi. «La scuola, in base a tutti i verbali e alla documentazione in nostro possesso, non è inagibile tanto è vero che la palestra è tornata ad essere fruibile da un’associazione sportiva. Queste risorse, quindi, potevano essere utilizzate già dall’estate del 2021 senza dover arrivare a chiudere una scuola. Si tratta di una vera e propria presa in giro, per non dire altro, dei cittadini di Montignano, che necessiterebbero come minimo di scuse, anche se in questi casi il gesto più corretto sarebbero le dimissioni, dato che pubblicamente è stato senza motivo gettato l’allarme tra le famiglie e gli studenti».
L’amministrazione comunale aveva annunciato pochi giorni fa che dal prossimo settembre gli alunni della primaria Pieroni e le sezioni dell’infanzia, trasferiti nel plesso Belardi e alla Don Milani di Marzocca, torneranno nell’edificio scolastico di via Montessori, a Montignano, frazione collinare nella zona sud di Senigallia. Con l’occasione, la giunta Olivetti aveva manifestato anche la volontà di procedere alla realizzazione nel 2024 di un nuovo polo scolastico da ben 6,2 milioni di euro, tutti da trovare ancora. La progettazione è già stata avviata per poter sfruttare, alla prima occasione utile, le risorse del Pnrr.
Anche su questo punto però la consigliera dem Bomprezzi ha sollevato perplessità: «Ora, con una manovra alquanto ardita, si annuncia una scuola nuova nel 2024 (!) che, semmai iniziassero i lavori, sarebbe pronta ad essere ottimisti nel 2028. I fondi? Non si sa. Forse se sarà rimasto qualcosa, quelli del PNRR. Senza contare che invece per Marzocca non è stato previsto nulla. Sulla base di cosa? Numeri, dati…o consenso elettorale di parte? L’ennesima pagina brutta di un’amministrazione improvvisata e senza visione».