SENIGALLIA – La maggioranza di centrodestra non ci sta a subire l’attacco sui semafori con dispositivi t-red. Pronta la replica alle accuse di voler fare cassa con un’imposta occulta dalle tasche dei senigalliesi e dei turisti. Il tema è quello delle numerose multe che negli ultimi mesi sono state elevate agli automobilisti. Prima erano intervenuti alcuni cittadini seguiti dai consiglieri comunali di centrosinistra, poi Fratelli d’Italia e il Partito Democratico, infine la Polizia locale, con informazioni volte a fare chiarezza sulla questione. La maggioranza (Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e La Civica) parla di «ennesima strumentale polemica», «volta unicamente a gettare discredito sull’operato di questa amministrazione».
Un primo aspetto sottolineato dall’amministrazione Olivetti è legato alla sicurezza: i due incroci sono da anni teatro di numerosi incidenti stradali, anche gravi. «E’ infatti pacifico che in questi luoghi il problema più grande è rappresentato dal pericolo creato dalla condotta di automobilisti che spesso e volentieri attraversano l’incrocio quando dovrebbero arrestarsi. Proprio per questo il grande numero delle sanzioni rilevate in questi mesi da detti apparecchi dovrebbe far discutere perché palesa come sia diffuso ed abituale tra gli automobilisti, attraversare l’incrocio a semaforo rosso, creando un serio rischio per l’incolumità di tutti i cittadini».
Il secondo aspetto è legato alla questione economica: «Se davvero avessimo voluto utilizzare questo sistema per fare cassa – spiegano dalla maggioranza – come artatamente ci accusano i nostri detrattori, non avremmo previsto che il t-red sanzionasse solo l’attraversamento al semaforo rosso, ma anche l’arresto del mezzo oltre la riga dello stop, l’eccesso di velocità, l’assenza di assicurazione o l’irregolarità del bollo, tutte sanzioni queste ultime, che non vengono rilevate dal nostro sistema».
Infine la sferzata polemica. «Rimaniamo di stucco quando questi consiglieri parlano a proposito delle sanzioni elevate di imposte a carico dei cittadini dei turisti: è noto infatti che la sanzione non è un’imposta ma è una pena applicata a chi viola delle norme del codice della strada. Peraltro a proposito di prelievo fiscale la vera novità rispetto al passato è che ci siamo impegnati a recuperare le imposte a quanti fino alla nostra elezione inspiegabilmente sembravano essere esenti». Un aspetto su cui la maggioranza chiama in causa una società senigalliese attribuendole un mancato versamento dell’Imu «per centinaia di migliaia di euro, così come diversi altri soggetti. Le loro critiche – conclude la compagine che sostiene il sindaco Olivetti, riferendosi ai detrattori – sarebbero state oggi sicuramente più meritevoli di attenzione se anche in passato fossero stati più attenti alla gestione del bene pubblico ed avessero effettivamente rilevato carenze come quella sopra descritta che sicuramente avrebbero aiutato a diminuire il carico fiscale sui singoli cittadini».