Senigallia

Senigallia approva il bilancio di previsione: più risorse agli investimenti, via ai lavori urbanistici e di riqualificazione

Soddisfatto il sindaco Mangialardi per un bilancio che permette l'avvio di alcuni lavori di riqualificazione urbanistica ma al contempo la tutela delle fasce deboli

La seduta del consiglio comunale di Senigallia del 21 dicembre 2017
La seduta del consiglio comunale di Senigallia del 21 dicembre 2017

SENIGALLIA – Approvato dal consiglio comunale il bilancio di previsione finanziario armonizzato 2018-2020 che segna una svolta rispetto agli anni precedenti per l’utilizzo in modo massiccio delle entrate derivanti dagli gli oneri di urbanizzazione, dal recupero dell’evasione tributaria e dalle sanzioni al codice della strade, destinate interamente agli investimenti e non al finanziamento della spesa corrente. Approvato dalla sola maggioranza, mentre hanno votato “no” in maniera compatta i consiglieri di opposizione (M5S, Lega, Fi, Uc, Sbc).

Un bilancio che permetterà dunque la manutenzione straordinaria di una strada, via Cellini, ridotta in pessime condizioni; la realizzazione delle rotatorie della Penna e alla Cesanella che sono già state approvate in commissione urbanistica; la riqualificazione di alcuni impianti sportivi come lo stadio Bianchelli e il campo da calcio di Marzocca oltre al nuovo skatepark.

Soddisfatto il sindaco Maurizio Mangialardi e i consiglieri di maggioranza per l’approvazione dell’atto economico finanziario incentrato sulla politica fiscale comunale. Da un lato scende il costo della raccolta dei rifiuti, con una tari che cala leggermente rispetto agli aumenti degli anni passati per la questione degli spiaggiamenti; dall’altro si vede l’aumento della tassa di soggiorno, modesto, ma pur sempre un aumento anche se inciderà non sui cittadini ma sui turisti. Confermati i provvedimenti per le fasce sociali a più basso reddito. I sacrifici fatti finora sul lato delle risorse umane permetteranno all’ente comunale di recuperare personale con un turn-over che sale al 75%.

Il bilancio ha visto la firma anche delle associazioni di categoria e dei sindacati che hanno preso atto della strada intrapresa, contraria almeno sul versante delle tasse rispetto a quella degli ultimi due anni.

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