SENIGALLIA – Passa la manovra della maggioranza senigalliese sulla riduzione delle tariffe per la Tari, la tassa sui rifiuti, ma senza i voti della minoranza che parla di presa in giro nei confronti dei cittadini. Il via libera è arrivato durante l’ultimo consiglio comunale, in cui sono state discusse e approvate le modifiche al regolamento così come alle nuove tariffe. Il fil rouge che lega le ultime due variazioni volute dall’amministrazione Olivetti in tema di tari è quello del riequilibrio delle quote per famiglie e imprese: nel 2022 il 55% dell’intero gettito della tari era a carico delle aziende, mentre il restante 45% a carico delle famiglie; un anno dopo la quota delle imprese scende al 53% e quelle delle famiglie sale al 47%. Per compensare questo doppio sconto alle aziende e doppio aumento alle utenze non commerciali, la giunta Olivetti ha introdotto alcune agevolazioni. Con le nuove tariffe, per esempio, accadrà che una famiglia composta da tre persone che vive in un appartamento di 100 mq, quest’anno pagherà 208,97 €, vale a dire 2,70 € in meno, rispetto alla tariffa del 2022 (quando pagava 211,67 €).
E qui nasce lo scontro politico tra maggioranza e opposizione. Il centrodestra parla di una «decisione, in linea con le direttive nazionali, che non determinerà alcun aggravio nei confronti delle famiglie, che anzi beneficeranno di costi minori». Dalla minoranza interviene il capogruppo Pd in consiglio Dario Romano che stigmatizza la scelta considerandola una presa in giro per i cittadini. «L’idea di votar contro nasce da una impostazione errata, politicamente parlando, della tariffa. Una tariffa che negli anni scorsi ha penalizzato, per centinaia di migliaia di euro in più, le 20.000 famiglie senigalliesi che si sono viste recapitare aumenti nell’ordine di diversi punti percentuali. E’ ipocrita e sa di presa in giro lo “sconto” che declama Olivetti, parliamo di 2 €. A fronte di un aumento di decine di euro negli anni precedenti, che hanno penalizzato le famiglie e i cittadini senigalliesi, ora cercano di lavarsi la coscienza prendendo in giro i cittadini. Uno sconto di 2 € non esiste, le tariffe andavano riportate agli anni precedenti, finchè non ci sarà un cambio di impostazione che difenda le famiglie e i redditi più bassi noi voteremo contro. Lo abbiamo già dichiarato in passato, lo difendiamo con forza adesso».
Tra le altre misure previste dalla giunta senigalliese, c’è anche una riduzione della tariffa per tutte le famiglie più deboli. Quelle che hanno un indicatore isee da 0 a 6.809,79 € avranno un abbattimento della tariffa dell’80% rispetto all’ordinaria; quelle il cui indicatore varia da 6.809,79 € ad 13.619,58 € avranno un abbattimento della tariffa del 40%; quelle il cui indicatore varia da 13.619,58 € ad 17.024,47 € avranno un abbattimento della tariffa del 20%.
Per quanto riguarda infine le imprese, l’ulteriore riduzione del 30% della tariffa tari andrà a quelle che realizzeranno interventi di abbattimento di barriere architettoniche o che le abbiano realizzate a decorrere dal 1 gennaio del 2021, anno in cui Senigallia ha ottenuto il riconoscimento della Bandiera Lilla, e la riduzione si protrarrà per i successivi tre anni dall’intervento.
«Grande soddisfazione per essere riusciti a calmierare le tariffe nonostante il costo della vita sia aumentato e introdotto delle riduzioni importanti nei confronti dei nuclei più deboli; ancora più rilevante in considerazione del trend tariffario in aumento applicato in altre città della provincia. Un risultato di cui andiamo davvero fieri».