Senigallia

Senigallia, non c’è ancora un acquirente per l’area ex Sacelit

Deserto anche l'ultimo tentativo di vendita all'asta per il lotto 1 in zona portuale: la base di partenza era di oltre 4 milioni di euro

Il progetto Portoghesi per l'area ex Sacelit di Senigallia: appartementi, negozi, parcheggi e verde sul lungomare Mameli
Il progetto Portoghesi per l'area ex Sacelit di Senigallia: appartementi, negozi, parcheggi e verde sul lungomare Mameli

SENIGALLIA – Ancora un nulla di fatto per l’ex Sacelit. L’ennesimo tentativo di vendita all’asta, che si è svolto nei giorni scorsi per un importo di 4.091.915 euro, è andato deserto e l’area tra la linea ferroviaria e il lungomare nord di Senigallia è ancora senza un acquirente e senza un futuro.

Si è chiuso infatti giovedì 28 aprile il nuovo esperimento per cercare di vendere all’asta l’area di oltre 25 mila mq, dove un tempo sorgeva la fabbrica di prodotti in cemento amianto che tanto lavoro – ma anche morte – ha portato alla città. Intorno al 2010 era stata acquistata dalla società La Fortezza Srl dell’imprenditore Lanari ma, dopo il crack di Banca Marche, tutto il maxi progetto si è arenato a due passi dal porto senigalliese. 

Al “borgo delle torri”, ideato dall’architetto Paolo Portoghesi, erano previsti numerosi appartamenti (circa 170) con negozi e zona commerciale al piano terra di ogni palazzo, immersi in oltre 13.000 mq di verde a servizio pubblico e privato. Oltre a parcheggi per il lungomare, al nuovo sottopasso e ad altre opere accessorie derivanti dagli oneri di urbanizzazione.

A bonifica avvenuta e dopo la scissione dei due lotti con la vendita di quello dove sorgeva invece l’ex Italcementi, oggi un parcheggio sterrato, ecco che il lotto 1 rimane ancora nel degrado, in attesa che qualcuno lo rilevi e lo trasformi. Non sarebbe l’unico proprietario poiché ci sono delle aree che hanno altri titolari, ma in tutto quello spazio che da via Mamiani si estende fino a via Panzini, stretto tra ferrovia e lungomare, c’è davvero l’occasione di rilancio per l’economia cittadina. 

Occasione da anni sfumata, complici crisi economiche e fallimenti nel settore edilizio: ora anche la pandemia e la crisi internazionale ci si sono messe a rallentare nuovamente la ripresa che per Senigallia potrebbe passare anche attraverso la rinascita della zona ex Sacelit.